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# Kira I. Kalandarishvilia
Le sarebbe piaciuto immensamente potersi stendere con tranquillità su quella superficie morbida, chiudere gli occhi e lasciare che la ninna nanna cantata dalle onde dell'oceano l'accompagnasse fra le braccia di Orfeo. Avrebbe voluto dormire tranquillamente per dodici ore filate, senza avere la preoccupazione di tenere i sensi all'erta; semplicemente, riposare. Odiava la situazione che si era venuta a creare con questi nuovi "uomini straordinari", in grado di compiere cose assurde. Che bisogno c'era di creare questa sorta di evoluzione della specie umana? Nessuno, assolutamente nessuno. Eppure l'avevano fatto, ed ecco i risultati: uomini contro CCP. Fantastico. Veramente una grande trovata. Se si fosse casualmente trovata davanti al primo Einstein che aveva scoperto il modo di utilizzare una parte più vasta del proprio cervello, probabilmente gli avrebbe fatto un applauso; poi, avrebbe estratto i coltelli e li avrebbe lentamente infilati fra le costole, bucando i polmoni per farlo morire lentamente. Fargliela pagare, ecco. Un brivido le percorse la schiena al pensiero di agire, far scattare i muscoli in azioni fluide e veloci, semplici e dirette; e un secondo, di orrore, giunse fino alla nuca, provocandole una brutta sensazione in fondo alla gola, all'idea del sangue rosso porpora che sgorga denso dalla ferita, assorbito in parte dalla camicia di un uomo. Scosse appena il capo, come a voler far defluire via quel pensiero e lasciare che il vento lo trascinasse in luoghi lontani e remoti. Nel fare ciò, percepì con la coda dell'occhio una sagoma, non molto distante da lei; istintivamente, la mano destra si strinse sull'elsa del pugnale, e i muscoli si tesero, pronti a scattare nell'evenienza si trattasse di un nemico. Con cautela, voltò il capo nella direzione verso la quale stava chicchessia, e con sguardo attento ne percorse la sagoma: una ragazza, probabilmente della sua età, apparentemente innocua. Insomma, fisicamente non pareva rappresentare una minaccia; ma lo stesso si sarebbe potuto dire di Kira, perciò la cosa non faceva testo. Fece un lieve cenno col capo in direzione della giovane, nel quale inserì implicito il messaggio "ti serve qualcosa?", o insomma una frase simile. Con tutti i posti che c'erano sulla costa, anche lei era finita su quella insulsa spiaggetta. E lei che credeva di essere finalmente riuscita a trovare un luogo tanto isolato da potersene stare un po' sola con sè stessa! |