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Jeyerre
view post Posted on 28/4/2011, 11:19




Arizona Lù Noreen

La brezza quel pomeriggio le pettinava i capelli silenziosamente, sciolando rapida lungo la veranda della piccola abitazione di Ethan; aveva lo sguardo basso, fra le mani stringeva un bicchiere di thè freddo nel quale galleggiavano malinconici cubetti di ghiaccio, che si scioglievano lentamente al caldo primaverile.
Sembrava quasi estivo. Si sentono persino le cicale.
Si guardò intorno sospirando, battendo timidamente gli occhi storditi dalla luce fuori il portico; non c'era molta gente in giro a quell'ora, probabilmente erano tutti nelle proprie abitazioni a riposare e all'insediamento regnava una calma, un silenzio quasi irreale.
E le piaceva. Le aveva ricordato le vie di Stjarna per un lungo momento, poi si rese conto di doversi ricredere. Il silenzio che c'era a Boston era diverso, era una calma apparente. La quete prima di una qualsiasi tempesta. L'aria secca, piatta, carica di tensione ad ogni fiato: non era esattamente il luogo adatto per una vacanza relax.
Eppure non riusciva a distaccarsi da quella città. Aveva troppe cose lì, casa e officina a parte, aveva troppi impegni ai quali non poteva rinunciare.
Aveva persino mentito per allontanarsi un paio di giorni, e per andare dove poi?
In uno speduto insediamento della resistenza a diversi stati di distanza, una fatica che non aveva mai pensato di poter affrontare. Non perchè fosse pigra, solo perchè il mondo la fuori era diventato pericoloso.
Ma l'aveva fatto e non sapeva cosa l'avesse spinta lì.
Ethan? Forse. Quello che era successo fra lei e quel ragazzo era stato strano quanto naturale. Non seppe dirsi esattamente cosa, ma ebbe il timore che forse, sarebbe potuto essere tutto e niente allo stesso tempo. Come la risata di un bambino in un palazzo abbandonato di Stjarna. Un brivido fresco nella vita secca di Arizona.
Considerò allora la sua momentanea fuga da Stjarna come una vacanza per i suoi nervi stanchi. Erano settimane che sentiva bollire qualcosa da quelle parti, giorni che sospettava che si stesse muovendo più di un gruppo organizzato e annoiato di Ribelli.
Potrei dirlo ad Ethan. Avrebbe potuto. Ma per ricavarne cosa? Non doveva scordarsi il suo orientamento in quella storia, era neutrale e lui lo era altrettanto. Anche se avesse esposto i suoi dubbi e timori al ragazzo, probabilmente la cosa sarebbe morta lì.
Probabilmente. Ma non ne era sicura. E poi, erano solo supposizioni, voci di corridoio che rimbombavano fra le macerie della ex Boston.
Niente di più, niente di meno.
Chiacchiere. Eppure.
 
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view post Posted on 28/4/2011, 12:23

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Ethan Taylor

Le ore, quel giorno, sembravano passare in maniera strana. Alle volte troppo velocemente, alle volte in maniera incredibilmente lenta, ma non estenuante. La visita di Arizona l'aveva bruscamente scosso, quasi staccandolo nuovamente dalla sua ritrovata monotonia; gli aveva fatto ricordare, all'improvviso, del tempo trascorso lontano da quel posto. Eppure era stato felice di vederla, felice di poter constatare che qualcosa era riuscita a costruirla durante quegli anni di inutile latitanza.
Ethan l'aveva così presentata come un'amica ai genitori, risparmiando i dettagli e raccontando l'oro l'essenziale. Aveva raccontato loro di come lei s'era gentilmente offerta nell'aiutarlo durante il suo soggiarno a Stjarna, gli aveva rassicurati riguardo il fatto che, sì, era una CCP come lui, ma no, non aveva cattive intenzioni, al contrario, era una persona squisita e sempre molto disponibile. Dopo qualla chiacchierata entrambi i genitori sembravano essersi tranquillizzati,
o per lo meno papà.
Sua madre... Lei era sempre stata un osso duro, restia a fidarsi dopo tutto quello che era capitato a lei e alla sua famiglia, dopo gli avvenimenti che le avevano sconvolt la vita. Quindi non fu sorpreso dalla occhiate di sufficienza e circospette che aveva lanciato alla ragazza.
In quanto ad Arizona stessa, aveva cercato di rassicurarla il più possibile. Lì era al sicuro, non c'era motivo di preoccuparsi. E, una volta soli, Ethan le aveva raccontato di quanto successo negli ultimi mesi, di aver ripreso in considerazione di poter recarsi ad Arcadia per cercare la sorella, e di come poi l'aveva nuovamente messa da parte, troppo svogliato dagli insuccessi e da ciò che un azzardo del genere sarebbe potuto costargli.
E le ore erano passate lente e veloci, mentre il sole fuori dalla finestra aveva preso a battere più insistentemente rispetto alle giornate precedenti. Il clima stava nuovamente cambiando, l'estate era alle porte e finalmente le giornate parevano più belle. Amava il sole, dopotutto, non quello troppo caldo e accecante dei mesi estivi, ma, quel tipo di tepore l'aveva sempre apprezzato.
Alzando gli occhi verso una delle finestre che regnavano in cucina, potè osservare al di là del vetro il verde delle fronde degli alberi e, in un sospiro, poggiò il bicchiere vuoto e sciacquato ad asciugare nel lavello. Si avviò poi verso il corridoio che portava alla veranda sul retro della casa; lì aveva lasciato Arizona qualche minuto prima, e, quando tornò da lei, notò, dipinta sul suo volto, un'espressione assorta. Sembrava affollata da mille pensieri.
Poggiandole una mano sulla spalla le sorrise, tornando a sedersi di fianco a lei e lanciando uno sguardo al bicchiere di thè che aveva consegnato alla ragazza una mezz'oretta prima, quando avevano deciso di prendere una boccata d'aria e godersi la frescura dei venti primaverili.
Tutto bene? le domandò quindi, con premura, poggiando gli avambracci sulle ginocchia e sporgendosi appena verso di lei con la curiosità di un bambino dipinta sul volto e rilucente nello sguardo.
Sembri pensierosa.
 
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Jeyerre
view post Posted on 28/4/2011, 13:15




Arizona Lù Noreen

Forse un pò lo sono, ammise la ragazza, ricambiando il sorriso genuino che le aveva porso il ragazzo. Scrollò le spalle inun gesto naturale, accompagnandolo in un sospiro liberatorio. Lanciò allora gli occhi nuovamente oltre la veranda, osservando con fare distratto alcune cose muoversi sotto il vento che appena le smuoveva. Notò con curiosità che dall'altra parte della strada, sul balcone di un altra abitazione, c'era una leggera girandola color arcobaleno che si muoveva; alternava piccoli movimenti lenti ad altri più bruschi e veloci, nei quali i colori dei suoi petali si mischiavano fra di loro con confusione. Immaginò potesse essere la camera di una bambina quella.
È che sono successe tante cose ultimamente, riprese dopo qualche attimo di silenzio, con calma. sai, quelle settimane nelle quali succede tutto e niente allo stesso tempo. Quando sembra che il mondo si muova ma tu rimani sempre nello stesso punto, con lo sguardo fisso all'orizzonte e non capisci come e quando è cambiato. Ecco si, una cosa del genere.
Abbassò nuovamente gli occhi schiariti dalla luce del sole intorno la veranda; in quelle giornate, nascondere la prova della prova diversità sembrava più difficile del solito. Ma in quel contesto, non era dovuto che lo facesse. L'incontro con la famiglia id Ethan era stato tutto sommato piacevole. Aveva perfettamente compreso la normale preoccupazione che le avevano riservato entrambi inzialmente, poi però Ethan li aveva convinti delle sue buone intenzioni.
E nonostante la presenza dei genitori del ragazzo fino a qualche ora prima sembrava preoccuparla più del resto, ora aveva la testa talmente piena di immagini e dubbi, che persino il suo stare lì sembrava essere stata una mossa stupida, senza senso e pericolosa.
E credo sia per questo che sono venuta qui, per rincorrere il mondo, se vogliamo dirla così. Stjarna ultimamente è strana. Più pericolosa forse. si portò una ciocca di capelli dietro le orecchie, chiudendo gli occhi mentre cercava di ricostruire alcune cose accadute nell'ultimo mese.
C'è movimento, tensione. Strane voci che corrono nei corridoi. Cose su una presunta squadra dell'Alleanza che ha avuto problemi durante la propria gita a Boston. Ovviamente si sa poco e niente, se una Squadra è stata a Stjarna e Fran ne ha avuto a che fare, non mi sorprenderebbe se l'avesse fatta sparire anche se solo in parte e che non ne faccia parlare in giro.
 
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view post Posted on 28/4/2011, 14:13

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Ethan Taylor

Ethan ascoltò attentamente le parole della ragazza, concentrato sullle informazioni che lei gli stava dando. Comprese il suo stato d'animo, e un sospiro gli fuggì dalle labbra; portò una mano fra i capelli che scompigliò appena, abbassando il capo ma spostando lo sguardo per la strada tra il verde delle chiome degli alberi. Non era strano che Arizona si sentisse in quel modo, quasi estraniata dallo stesso mondo, dalla stessa città in cui lei stessa viveva.
Eppure è comprensibile. Lei non è propriamente una di loro, e, nonostante Rei si fidi di lei, non credo che la crème dei Ribelli vada a raccontare informazioni riservate ad una Neutrale. Probabilmente non informerebbero neppure i loro stessi compagni se ciò di cui stiamo parlando è un affare grosso. Per com'è la gente lì a Stjarna potrebbe esserci un'esagitazione non proporzionale all'entità della cosa stessa, e i Ribelli più ferrati e violenti potrebbero creare fastidi.
Di conseguenza è naturale che siano solo
voci e non certezze.
Posso immaginare come puoi sentirti, iniziò dunque, prtando gli occhi al cielo e socchiudendoli alla luce del sole vivere in una realtà che è tua ma estranea allo stesso tempo. Dicismo che è capitato anche a me, alle volte, mentre ero lontano da casa; quando mi fermavo nei villaggi, per soste più lunghe magari, dov le tracce sembravano infittirsi. Facevo parte di quei luoghi, ma non li sentivo miei così come loro non mi sentivano parte della comunità. Una sorta di Gulliver dai Lillipuziani, alle volte. Un gigante da usare in caso di pericolo.
Eppure, nel tuo caso, sotto un certo punto di vista, credo sia prevedibile, no?
domandò poi, appena titubante, lanciando il verde degli occhi sulla ragazza, vedendo rilucere nelle sue iridi la stessa peculiarità che caratterizzava anche le sue.
Voglio dire, sono Ribelli, i più importanti Ribelli, non raccontano i loro fatti privati al primo che capita. Si parla dele massime autorità se ciò che dici è vero. L'hai detto tu stessa, Fran non farebbe mai trapelare notizie, quindi, forse, è logico sentirsi fermi in un mondo che gira in certe situazioni. le sorrise quidi, tentando di tranquillizzarla con quel gesto, inspirando profondamente prima di tornare a gettare gli occhi sul paesaggio.
Eppure Arizona, nessuno s'accorge del fatto che la Terra gira. Ruota su se stessa e attorno al Sole, ma mai ce ne rendiamo conto. Alla fine ne siamo dentro quasi inconsciamente, e renderesene conto alle volte può causare vertigini che ti fanno stare peggio di quanto stessi prima di percepire il movimento.
Rimase in silenzio per lunghi attimi poi, quasi assaporando e metabolizzando il suono delle sue stesse parole. Quante volte lui stesso aveva provato quella maledetta sensazione di vertigine? Quante volte aveva desiderato rinunciare ma poi testardo era andato avanti per poi vedersi costretto a rinunciare ancora una volta? Sospirò nuovamente a quei pensieri, scuotendo il capo e preferendo tornare con la mente e lo sguardo sulla compagna. Le prese una mano quindi, stringendogliela saldamente e strattonandola, quasi a volerla risvegliare dalla sua trace.
Secondo me hai fatto bene a venire qui, affermò quindi sicuro, tornando a sorriderle sereno ti farà bene una pausa. Ne avevi bisogno.
 
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Jeyerre
view post Posted on 28/4/2011, 15:10




Arizona Lù Noreen

Annuì alle parole del ragazzo, ascoltandone il discorso, carpendone a pieno il significato nascosto dietro le frasi. Le comprese, ma non era sicura di riuscire a condividerle.
Probabilmente hai ragione, ho fatto bene a prendermi una pausa. Il punto è che credo che anche quando tornerò le cose saranno cambiate di nuovo e questa volta non sarà solo un paragrafo saltato, sarà come dover studiare sessanta capitoli per il giorno dopo. Sarà che sono paranoica io, ma qualsiasi cosa si stia muovendo la dentro, è qualcosa di grosso e non sono sicura di voler rimanere a guardare mentre si organizzano per...per qualsiasi cosa. sbuffò, passandosi stancamente la mano sugli occhi, come se l'intera situazione pesasse fisicamente sulla testa.
Sapeva che se avesse parlato troppo dei suoi dubbi ad Ethan, probabilmente ne avrebbe attirato l'attenzione e coinvolgere anche lui nei suoi problemi di Stjarna le sembrava solo
una grande cazzata.
Rise, ma lo fece falsamente tranquilla. Doveva essere una vacanza, uno stacco della spina. No, quella era la sua copertura. Aveva detto a Rei che andava dai genitori perchè aveva bisogno di parlare loro e lui aveva avuto parecchia riluttanza nel lasciarla andare; aveva raccontato ad Ethan che era lì per mettere da parte i giorni pesanti nella sua città, ma in realtà era lì perchè credeva di sapere più di quanto fosse lecito.
Mi avevano chiamato per sistemare una cosa sul Pelicahn, iniziò, andand a bagnare le labbra di thè freddo, sentendo il brivido fresco scivolarle nel corpo, facendole venire la pelle d'oca sulle spalle e dietro la nuca.
il che non è insolito, è stato insolito quello che Rei mi ha chiesto di fare. alzò un sopracciglio, ghignando con sarcasmo al ricordo di quell'immagine. Voleva che mi assicurassi che fosse tutto pronto per un probabile viaggio alchè incuriosita gli ho chiesto se si dovessero spostare e dove fossero diretti e sopratutto chi. Mi ha risposto con una risata vagamente tranquilla, tipica di lui, dicendomi solamente di fare quanto mi aveva chiesto e se fossi stata brava mi avrebbero portato con loro e quindi di tenermi libera. Ora, ho imparato che il Pelicahn non lo muovono mai per uscire a far la spesa o roba del genere. Se muonovo il Pelicahn lo fanno per motivi grossi, enormi. E stando lì, ho avuto modo di origliare conversazioni tra Khina e altri allegri elementi. In quell'occasione ho saputo dalla bisbetica viziata che l'Alleanza centrava qualcosa, parlavano appunto di una squadra e...di membri presi in custodia. Mandò giù un altro sorso di thè, alzando lo sguardo fuori dalla veranda notò un ragazzino che apparve in strada; aveva una palla sotto braccio, si fermava davanti la villetta di fronte quella di Ethan. Lo osservò suonare il campanello e una donna con un espression gentile si scoprì dietro il battente, facendolo accomodare nell'ingresso. La porta si chiuse, la girandola sulla finestra roteò nuovamente ad un colpo di vento.
E la prima persona alla quale ho pensato quando ho più o meno inteso quello di cui parlava la Stronza, sei stata tu. Io credo, che Beth sia di nuovo a Stjarna.
 
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view post Posted on 1/5/2011, 16:19

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Ethan Taylor

Beth? le domandò sorpreso, sgranando appena gli occhi. Rifece mente locale riguardo tutto ciò che la ragazza gli aveva detto ma, in base alle sue parole, mai avrebbe pensato che sua sorella potesse essere nuovamente coinvolta.
Perchè mai poi?
Rifletti Ethan. Cosa possiamo saperne noi di cos'ha fatto Beth durante il suo soggiorno a Stjarna? I Ribelli saranno stati disponibili, ma è pur sempre una neutrale. Vedi Arizona, sarà anche un elemento di poco disturbo ma la tengono li perchè può sempre essere utile. Lo stesso sarà successo con lei.

Sta di fatto che, a quanto diceva la compagna, ora la rivolevano indietro. E la cosa non presagiva nulla di buono, al contrario; se Beth era davvero nuovamente in quel posto, punto primo non c'era andata di sua spontanea volontà,
E, punto secondo, potrebbero aver bisogno di lei per qualche losco affare. Eppure è strano... Arizona dice che stanno per muoversi, ma allo stesso tempo mia sorella dovrebbe già essere lì, quindi la loro prossima mossa dev'essere una conseguenza a un qualcosa che hanno già fatto.
Vogliono muoversi contro l'Alleanza, naturalmente, msa Beth...

Provò a pensare a molti modi in cui la sorella sarebbe potuta esser loro utile, a partire dal suo potere. Pensò alle sue conoscenze mediche a qualunque altra cosa potesse riguardarla, ma non riuscì a trovare nulla di soddisfacente.
A parte il fatto che lei abbia vissuto ad Arcadia negli ultimi mesi, ovviamente. Ma a questo punto non capisco: se sono già riusciti ad insediarsi nella Colonia e a riportarla indietro assieme ad altri, nemmeno la sua conoscenza della città stessa potrebbe risultar utile, se hanno già delle spie. E dubito del fatto che fosse lei stessa una spia, non ne avrebbe motivo, escluso un ricatto coi fiocchi.
No, dev'essere qualcos'altro...

Morse le labbra, concentrato, quasi estraniato dal mondo in quegli attimi. Quella notizia era piombata così all'improvviso, così com'era stato per la stessa Arizona. Non si rese neppure conto ti quanto tempo fosse trascorso quando si decise a rivolgere nuovamente parola alla ragazza.
Dici che hanno intenzione di spostarsi? Ma quando, e soprattutto, perchè? E poi, l'episodio del Pelichan è avvenuto prima o dopo che questi fantomatici soggetti siano stati, ome hai detto tu, presi in custodia?
Nel senso, credi che siano ancora nelle Colonie? Anche se, da quello che hai detto deduco di no... Accidenti.

Da quando era tornato nell'Insediamento, mai aveva preso in considerazione una prospettiva del genere. Sapeva che Beth era ad Arcadia, e questo gli era bastato per credere che fosse al sicuro. Non aveva mai dubitato del fatto che ci potessero essere degli infliltrati ribelli, ma non aveva mai pensato che sarebbero andati a cercare ancora sua sorella, proprio no.
Sospirò quindi, passando preoccupato una mano tra i capelli, perdendo lo sguardo preoccupato tra il grigio delle mattonelle del viottolo nel giardino.
Non me la sarei mai aspettata una notizia del genere, affatto.
 
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Jeyerre
view post Posted on 1/5/2011, 18:26




Arizona Lù Noreen

Lo so, inziò Arizona, andando a cercare con sguardo preoccupato il volto del ragazzo che si era perso sul pavimento, cercadone di comprenderne i pensieri. Non fu sicura che quello che avesse fatto fosse stata la cosa giusta, ma sentiva che se Beth centrava effettivamente qualcosa in quela faccenda, che Ethan lo sapesse era il minimo. è assurdo, è sembrato così anche a me è solo che...
Sbuffò, alzandosi dal sedia e poggiando su di un tavolino che la divideva dal ragazzo il bicchiere di thè. Prese allora a camminare nervosamente per la veranda, cercando di raggruppare i numerosi pensieri che le passarono per la mente in quel momento, in ansia.
Non ho idea del motivo per il quale abbiano deciso di muoversi, tanto meno dove siano diretti o quando vogliono partire. Rei mi aveva detto che non era sicuro, ma se è vero che hanno una squadra dell'Alleanza fra le mani, oh beh, allora sta certo che le Colonie avranno una bella gatta da pelare. parlò in fretta, gesticolando ad alcune parole al fine di sottolineare il significato di alcune sue frasi.
Fu allora che nella testa, le balenò il pensiero che forse, si stava cacciando in guai più grandi di lei.
Guardò Ethan vagamente spaesata per qualche secondo, poi si fermò gli diede le spalle e andò a poggiarsi sulla ringhiera, lanciando gli occhi chiari oltre la veranda, dove batteva il sole.
Se è vero che hanno intenzione di combinarla grossa e tu hai sputtanato tutto ad un membro della resistenza, beh mia cara, siamo fottute. Deglutì, respirando piano per calmare i nervi.
Ethan non è un membro della resistenza, è neutrale quanto me.
E credi che non scatenerà una tempesta per venire a prendere la sorella ammesso che sia a Stjarna?
Oh per la puttana aspetta.

Tuttavia, non credo che abbiano fretta. iniziò di nuovo, portando dietro un orecchio i capelli smossi dal vento fresco.
Piuttosto, sospetto che quelli dell'Alleanza, nelle Colonie, potrebbero star organizzando un recupero e forse è per questo che a Stjarna intendono muoversi, per non farsi beccare. Probabilmente scenderanno a compromessi, perchè da qualsiasi Colonia vengano non saranno mai abbastanza preparati ad affrontare un numero di Ribelli come quello.
Ma devo dirti la verità, sono confusa a riguardo. Quasi quanto te...


Edited by Jeyerre - 1/5/2011, 22:57
 
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view post Posted on 2/5/2011, 15:11

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Ethan Taylor

Ancora Ethan prestò la massima attenzione a quello che la ragazza ebbe da dirgli. Poggiò il mento sulle mani, rialzando lo sguardo su lei, mentre orde di pensieri gli affollavano la mente. Scompigliò i capelli allora, cacciando rumorosamente aria dai polmoni mentre avvertì una folata di vento rinfrescare piacevolmente l'ambiente.
Perchè dovrebbero muoversi da Stjarna? domandò, più a se stesso, che ad Arizona, seguendone i movimenti con lo sguardo, assorto. Il ragionamento che aveva fatto la ragazza non aveva una piega, nel caso si stesse parlando di principianti o di un gruppo di Ribelli durante una missione suicida. Ma no, qui c'erano in gioco una suqadra dell'Alleanza e altri CCP addetti al loro recupero e i Ribelli di Stjarna, la Capitale.
Che senso avrebbe se il lupo fuggisse dalla propria tana?
Hai detto che il Pelichan non lo usano per andare a fare la spesa, ma è stupido che fuggano da Stjarna solo perchè un gruppo di CCP dell'Alleanza sta andando a cercare i suoi amichetti. È a dir poso senza senso fuggire dal luogo più sicuro che si ha. A Stjarna c'è Fran, tutti i suoi sottoposti più ferrati e fedeli e, per quanto l'abbiano combinata grossa, è comunque insensato scappare. Ci dev'essere qualcos altro dietro, e non credo affatto si tratti di un accordo...
infondo, anche questa ipotesi pare stupida. A quali accordi dovrebbero poter scendere con quelli di Alba o Arcadia? Vi ridiamo i vostri amichetti se ci permettete di frugare un po' nei dati di vostri più alti ufficiali? Piuttosto danno loro stessi fuoco a chi s'è fatto fregare. E poi per questo tipo di informazioni avranno sicuramente i loro addetti all'interno delle Colonie, senza bisogno di tutti questi giri intricati.
Sbuffò, mordendo poi un labbro e chiudendo lo sguardo per trovare più concentrazione grazie all'oscurità. Ma, in quella giornata assolata, poteva sentire la luce battere insistente anche sulle palpebre chiuse. Era una sensazione piacevole, l'avrebbe adorata in altri momenti, ma allora non ci fece affatto caso. Nascosto nei meandri dei suoi pensieri Ethan cercava di trovare una risposta accettabile a quell'insensato indovinello. Una risposta che incudeva insieme Beth, l'Alleanza e un possibile spostamento dei Ribelli.
Prendere Beth come osteggio sarebbe praticamente inutile. È una CCP ma non è detto che ora faccia parte dell'Èlite, anzi, probabilmente lo escluderei. Sarà stata tenuta d'occhio sia dai Ribelli che dagli stessi di Arcadia, forse, e i primi potrebbero averla recuperata nel caso fossero venuti a sapere di una sua decisione che gli si ritorceva contro; potrebbe aver deciso di parlare di loro... Ma no, non avrebbe senso neanche ciò, non avrebbe motivo apparente per farlo.
Ci sono troppi dettagli che non conosciamo, non possiamo esprimere pereri riguardo la faccenda perchè non sappiamo cosa ha fatto Beth a Stjarna ne tantomeno ad Arcadia. Inoltre non possiamo essere neppure certi del fatto che lei sia nuovamente tra i Ribelli, è solo una supposizione di Arizona.
E, tralasciando Beth, c'è molto di cui occuparsi se la faccenda è grossa quanto sembra. Oddio, non vorrei cacciarmi in guai più grossi di me, ma se ci fosse davvero Beth di mezzo... E poi, conoscendo Arizona la sua curiosità la spingerà di certo ad indagare ancora più a fondo, e sinceramente non mi va neppure che sia lei a finire nei casini.

E, quando riaprì gli occhi, un'idea gli balenò per la mente.
Prima di tutto ci sono delle cose di cui fobbiamo essere certi. iniziò con tono sicuro, alzandosi e facendo per avvicinarla Per esempio la faccenda che riguarda Beth. Hai detto di non esserne certa, ma cosa t'ha fatto venire il sospetto che possa essere coinvolta? Punto secondo, non sappiamo ancora cos'hanno intenzione di fare i Ribelli. Sappiamo che vogliono muoversi, che hanno acciuffato una squadra dell'Alleanza e che l'Alleanza stessa potrebbe, anzi sicuramente si sta mobilitando per recuperarla. Ma, come ho già detto, non avrebbe senso che i Ribelli scappino da Stjarna, quindi dev'esserci qualcosa dietro.
Ora, ciò che c'è da domandarsi è cosa i Ribelli intendono fare, se qualcosa di grosso, o se hanno solo bisogno di un diversivo per sistemare qualche loro affare all'interno delle Colonie, o una in particolare. In tutto ciò non so cosa potrebbe centrare Beth, ma per orara lasciamola da parte.
Io credo che anche quelli dell'Alleanza abbiano intuito che a Stjarna abbiano delle risorse che usano solo per occasioni speciali. Ed è su ciò che potrebbero aver giocato i Ribelli stessi: se il loro intento era quello di distogliere l'attenzione dei più importanti dalla Colonia perchè hanno intenzione di far qualcosa, il rapimento potrebbe essere solo un escamotage e il Pelichan stesso nient'altro che un ulteriore depistaggio. Possono deviare le suadre nemiche facendo credere loro che si stanno muovendo verso una direzione, mentre ufficiosamente si muovono proprio verso le Colonie.
Le mie naturalmente sono solo supposizioni campate in aria, non sappiamo chi hanno preso e quale sia la reale entità della faccenda, quindi possiamo solo giocare con i tasselli del puzzle.

Sospirò ancora, passando una mano sullo sguardo, prima di poggiarsi a sua volta contro la ringhiera, col corpo in direzione opposta rispetto a quello della ragazza, stufiandone però attento i lineamenti.
In ogni modo Arizona, promettimi che, se la faccenda dovvesse essere troppo pericolosa non ti caccerai nei casini. Se dovessi aver bisogno di un posto dove andare puoi star qui, lo sai, ma non immischiarti in faccende più grandi di te.
 
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Jeyerre
view post Posted on 2/5/2011, 16:11




Arizona Lù Noreen

Lo guardò di lato, con la coda dell'occhio. Le si era avvicinato e la studiava probabilmente con fare preoccupato e in ciò lo comprese in parte. Annuì, passandosi stancamente una mano sugli occhi, abbandonandosi ad un sospiro stanco, nella quale si poteva avvertire una forte tensione.
Aveva ascoltato attentamente il discorso del ragazzo, e una parte di se -quella pettegola, quella che di solito non gli dava tregua ed era sempre pronta solo a darle fastidio- gli aveva dato ragione Per l'ennesima volta.
Una trappola? era probabile. Erano soliti a tendere giochi di quel tipo, similurare movimenti per poi farne tutt'altri, ma c'erano troppe cose che non le quadravano su quella storia per averne un quadro chiaro.
Pensò distrattamente alla proposta del ragazzo, quella di lasciar perdere tutta la faccenda al fine di non finire nei guai ed era quella che si era ripromessa di fare, per quello aveva deciso di staccare i contatti da Stjarna ed era finita da lui, su quella veranda a sorseggiare thè freddo mentre i Ribelli organizzavano probabili attacchi alle Colonie.
Porca puttana. fu greve la voce dentro di se questa volta, mentre i denti mordevano le labbra e il respiro l'abbandonava rumoroso. Cazzo se le sembrava assurdo, lo era tutto infinitamente tanto, ma d'altronde se era vero che il suo schieramento fosse Neutrale, allora avrebbe dovuto farsene una ragione,
qualsiasi cosa stessero facendo a Stjarna.
Il bambino che aveva visto entrare nella casa di fronte uscì di nuovo sulla veranda, portando dietro di se una ragazzina più o meno della sua stessa età. Le lanciò il pallone, lei lo prese in braccio e ridendo percorsero la strada sterrata. Lungo di essa, di fianco la carreggiata c'erano addirittura fili d'erba. Nonostante fosse un insediamento molto ben popolato, Arizona pensò che tenerlo in ordine doveva essere difficile con tutto quello che c'era da fare in quel posto.
I ragazzini si fermarono, si voltarono verso di lei e il maschio si sporse a fare un cenno di saluto con la mano, esclamando serenamente:
"Ciao Ethan!". Anche la bambina si girò, e lei rivolse un saluto più timido ma pur sempre radioso. Poi insieme si passarono di nuovo la palla e si allontanarono fra le loro risa infantili.
Sembrano felici in questo posto. Non è esattamente come quello nel quale che sono cresciuta io, Ethan aveva ragione. Non c'è solo guerra o doveri da queste parti. La gente sembra non aver perso la speranza di poter sorridere delle piccole cose qui.
Poi le tornò in mente Beth. In quei minuti se ne era quasi scordata, Ethan aveva parlato molto e i bambini l'avevano distratta. Tuttavia, tornò subito con la mente a lui, scrollando il capo.
Non mi metterò nei guai, sono qui per evitare di farlo suppongo. azzardò, mentre si allontanava dalla ringhiera per tornare a prendere fra le mani il bicchiere di thè fresco. Ne bevve un altro sorso, in quel pomeriggio era proprio l'ideale.
Ma parlando di Beth, te l'ho detto ho sentito che ne parlavano in giro. All'inizio avevo pensato si stessero riferendo ad altro, ma quando poi ho ascoltato una conversazione fra Khina ed altri, ho capito che centrava lei in qualche modo. Parlavano di distanza di sicurezza, del CCP che cercava l'amico di Arizona. Cazzo sono bruciata ma non completamente lessa, quindi combinando i vari tasselli del -come dici tu- puzzle, ho pensato si stessero riferendo a lei.
E se vuoi sapere la mia versione, potrebbe tranquillamente essere andata così:
Tua sorella ad Arcadia è venuta a sapere in qualche modo che tu eri a Stjarna e probabilmente si sarà voluta far accompagnare sotto scorta, data la sua capacità tanto voluta. Solo che le cose sono andate male e ora si trovano tutti con la merda fino al collo. Ovviamente, ho improvvisato ma chi lo sa.
 
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view post Posted on 2/5/2011, 16:38

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Ethan Taylor

Non ho mai pensato che tu fossi un'idiota, tantomeno incapace di formulare ipotesi. sottolineò facendo caso alle parole della ragazza, vedendola allontanarsi di nuovo Anzi, credo che probabilmente il tuo ragionamento possa non essere poi così sbagliato. Solo Beth dev'essere stata furba per riuscire a mettere in atto un piano del genere. Voglio dire, se dev'essersi affidata ad una squadra dell'Alleanza per tornare a Stjarna deve aver inventato una bella storiella, oppure sfruttato le sue conoscenze del posto; anche se non sono certo che possa essersi spinta a fare tanto: scomodare una squadra dell'alleanza per interessi personali, mmh, non è propriamente da lei. Inoltre, seguendo questa strada, non sapremmo comunque il perchè dello spostamento che hanno intenzione di compiere a Stjarna. Senza contare che, se davvero è stata Beth a portare quelli delle Colonie nella Capitale ribelle dev'essere stata consapevole del fatto che si sarebbe cacciata in un bel guaio. Voglio dire, lì la conoscevano e nel caso li avessero scoperti sarebbe stato un casino soprattutto per lei... Non so, ripeto, ci sono troppi buchi neri per vederci chiaro in questa faccenda.
Da Arizona, gli occhi tornarono nuovamente sulla strada, su cui giocavano ancora i due ragazzini. Aveva risposto sorridendo al loro saluto, ricambiandolo con una mano, avvertendo la serenità tornare a farsi strada tra i mille pensieri alla vista di quella felicità che, almeno loro, riuscivano a vivere tranquillamente. Gli era sempre parso un luogo sicuro l'Insediamento, e, per quanto sapesse essercene di più impenetrabili, quello per lui era il migliore tra tutti.
La sua attenzione fu nuovamente catturata da dei rumori che provennero dell'interno dell'abitazione e, attento, tese l'orecchio nel timore che i suoi genitori potessero essersi allarmati nell'udire la conversazione tre lui e Arizona. Se avessero saputo che Beth era nei guai con dei ribelli, dopo che lui stesso gli aveva rassicurati del fatto che fosse al sicuro nelle Colonie, l'ansia li avrebbe divorati.
Fece qualche passo per la veranda, sporgendosi appena ad osservare l'ambiente casalingo oltre i vetri, notando la figura di sua madre muoversi serena, immersa nell'eco di alcune parole a lui incomprensibili provenienti dalla radio. E, voltandosi verso Arizona, le fece segno con la mano di abbassare appena il tono della voce.
Non vorrei che ci sentissero, darebbero di testa se sapessero ciò di cui stiamo parlando. E, ancor di più se capissero che vogliamo metterci in mezzo. fece una pausa, prendendo un profondo respiro durante il quale percorse più volte ilvolto della ragazza quasi inconsciamente, spvrappensiero.
In ogni modo non so che altro pensare al riguardo di quella faccenda. Le soluzioni e le strade potrebbero essere infinite e, finchè non ne sappiamo di più abbiamo le mani legate. Però ripeto, se senti di poter essere coinvolta anche nel più stupido dei modi, puoi restare qui finchè vuoi.
In altervativa, poi, che avresti intenzione di fare?
 
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Jeyerre
view post Posted on 2/5/2011, 18:51




Arizona Lù Noreen

Arizona lo guardò appena stranita quando lui le fece cenno di abbassare la voce, poi si sporse ad osservare l'interno della casa e capìì. Lo ascoltò e annuì, portandosi una ciocca di capelli dietro un orecchio, mentre alzava gli occhi al cielo ad un sospiro.
Che cosa ho intenzione di fare? Bella domanda. rispose sarcastica, accennando una risata nervosa. Camminò lungo la veranda, fermandosi ogni tanto e dondolandosi sulle caviglie, cercando di ricapitolare quanto detto sino quel momento.
Si domandò, se era vero che Beth fosse a Stjarna, lui cosa avesse voluto fare. Sarebbero tornati lì, con probablimente niente di certo e una fregatura davanti? Di una cosa era certa, Ethan non si sarebbe mosso dal suo ben'amato insediamento senza una prova certa che Beth fosse lì.
tuttavia, avanzare ora richieste e ipotesi da qui non servirà a granchè. E ammesso che stiano organizzando qualcosa, possiamo davvero intrometterci? E a che fine?
Carah, devo ricordarti di chi è stata la brillante idea di venire fin qui?

Sbuffò. Si stava innervosendo nuovamente.
Non lo so, non ho idea di quello che voglio fare perchè ora come ora, quello che dovrebbe decidere se muoversi o meno sei tu. Io tornerò a Stjarna comunque, magari non stasera, non domani. Ma io dovrò tornare laggiù.
Purtroppo avanzare ora ipotesi, piani, qualsiasi altra cosa è una perdita di tempo; come hai sottolineato tu, è abbiamo le mani legate e da Neutrali non possiamo metterci in mezzo comunque. Se dovessimo farlo ci schiereremmo e questo non voglio farlo. Che situazione di merda, vivo tra i ribelli ma simpatizzo per l'Alleanza. Fanculo.
L'ultima imprecazione la sibiliò a tono basso, quasi a volerla indirizzare a se stessa.
Sei sempre tu l'unica cretina capace di mettersi in un guaio del genere con così poco.
Si fermò, e rivolse uno sguardo a lui, stanco e rammaricato.
Scusami, non volevo portarti in tutto questo casino è solo che sapendo di Beth mi era sembrato giusto parlartene e poi ti dovevo una spiegazione del perchè sono piombata qui, all'improvviso e senza nessun apparente motivo logico.
Il fatto è che fuori Stjarna ho solo te e non ho pensato a nessun'altro che potesse aiutarmi almeno a staccare la spina. Ti ricordi, i miei sono in quel campo di concentramento, di farmi entrare lì potrei solo sognarmelo. Paradossalmente sarebbe più semplice per me entrare in una colonia e quindi...Quindi cazzo, eccomi qui.
 
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view post Posted on 3/5/2011, 16:07

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Mosse alcuni passi verso Arizona quand'ebbe finito di parlare, carezzandole le spalli con tocchi dlicati e rivolgendole un sorriso sereno e sincero. Senza bisogno di dover ricorrere al suo potere per poter divenire empatico o telepate, Ethan comprese immediatamente lo stato d'animo agitato della ragazza; per lei non doveva essere facile vivere in una situazione dl genere a Stjarna, cercando di restare fuori dai guai ma finendoci inevitabilmente dentro quando i Ribelli stessa a coinvolgevano per piccoli favori, pur essendo a conoscenza del fatto che i dettagli sarebbero trapelati. Si chiese quasi se non fosse intenzzionale quel loro atteggiamento nei suoi confronti, falsamente disposti a lasciarla in pace nel suo angolino, ma sempre pronti a tirare il guinzaglio invisibile che la teneva stretta a loro, qualora fosse stato necessario.
Non preoccuparti, iniziò quindi con tono gentile e premuoso, studiandone l'espressione preoccupata qui non sei di alcun disturbo, anzi, sono contento che tu sia voluta venire qui. E non è un peso per me ascoltare ciò che hai da dirmi.
Immagino quanto la tua situazione debba essere compromessa, gli sforzi che devi fare e lo stress che devi subire, quindi se hai bisogno di tempo da trascorrere in modo tranquillo resta qui quanto vuoi, te lo ripeto. So che il mondo ora è diventato una brutta bestia; essere Neutrali vuol dire non badare nè a CCp Ribelli tantomeno all'Alleanza, ma io sono fortunato a poter vivere in posti come questo in tranquillità. In alternativa, o si finisce a dovere favori ai Ribelli per consentirsi una casa, come è successo con te, o a doverne alle Colonie. È per questo che me ne tengo fuori caldamente.

Parassiti che ti stanno addosso da una parte, tu parassita dall'altra.
Mmh no, non m'ha mai entusiasmato nessuna delle due prospettive.

Prese un profondo respiro poi, lasciando scivolare le braccia lungo i fianchi, prendendo un profondo respiro e guardandosi intorno, godendo della vista di quei luoghi amati. Luoghi che Arizona non aveva mai conosciuto.
Sei stato fortunato, è per questo che la pensi così. Se ti fosse capitata un'esperienza come la sua ti saresti arrangiato anche tu. Avresti dovuto.
Ma capisco che per te sia quasi una necessità... sbuffò quindi, tornando su lei con gli occhi e mordendo un labbro per qualche attimo Per quel che riguarda me non saprei dirti ora come ora. Muovermi sarebbe solo un azzardo, e poi non posso sparire di nuovo di punto in bianco senza organizzarmi. Non voglio rimanere non so quanti altri anni fuori di casa per non ottenere nulla. Tu hai detto di dover tornare, bene, se per allora avremmo trovato ipotesi sufficientemente convincenti sarò lieto di venire con te.
Si fermò ancora, rimuginando sulle proprie parole e abbassando lo sguardo in un sospiro. Si grattò poi distratto la fronte, tornando quindi a sorriderle e scacciando ogni dubbio dal volto, picchiettandole un dito sul naso.
Non prenderlo come un atto di codardia, non mi va di lasciarti andare così allo sbaraglio da sola, è che qui ho tutto, e andarmene di nuovo così... Sarebbe difficile, e non solo per me, quanto per chiunque io abbia qui.
 
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Jeyerre
view post Posted on 3/5/2011, 18:34




Arizona Lù Noreen

Ma io non te l'ho chiesto Ethan, rispose pronta, scansando il volto al colpettino che lui le diede sul naso. Gli dedicò prima uno sguardo greve e dopo sospirò roteando gli occhi e passandosi una mano sugli occhi già consapevole che lui avrebbe avuto quel quadro della situazione.
Così chiaro logico e lineare. Non avrebbe potuto dimostrarti la sua logica in maniera migliore.
Nonostante con il ragazzo Arizona avesse passato appena due giorni in tutta la sua vita, le sembrava già di conoscerlo da una vita; se le avesse dato il tempo di rispondere lei al posto suo, avrebbe saputo ripetere le stesse battute che lui le aveva detto, se lo sarebbe aspettato in pieno un ragionamento del genere da parte sua.
non ti ho chiesto di riaccompagnarmi a Stjarna, non lo farei mai. Non farei niente che ti possa strappare da qui, niente che vada contro i tuoi interessi perchè so come la pensi riguardo certe cose e figurati, toglierti adesso dalla tua famiglia per sparire chissà per quanto altro tempo era l'ultimo dei miei voleri o interessi.
Non ti sconvolgerò nuovamente l'esistenza, non sarò la prossima Beth.
Non ebbe idea di come pensò'ultima frase, effettivamente non fu nemmeno sicura di averla pensata sul serio. Gli si scostò di fronte poi, andando a lanciare lo sguardo nuovamente in strada, mordendosi le labbra e sospirando pesantemente.
Ti ringrazio per questo, iniziò subito dopo, stringendo le braccia fra loro, abbassando lo sguardo intimidita.
stai facendo il possibile per aiutarmi, il fatto stesso che tu ti renda così disponibile rappresenta molto per me e non ho intenzione di chiederti molto altro, tranne che un letto e due pasti al giorno. rise un momento, scrollandosi di dosso un pò di tensione Se ti ho raccontato di Beth non è perchè voglio portarti a Stjarna, solo perchè ho pensato fosse giusto farlo. Poi sta a te decidere.
Lentamente cominciò a capire perchè quel discorso l'aveva irritata. Le dava fastidio che lui potesse pensare al fatto che lei fosse andata lì per ripotarselo a Stjarna? Forse, non poteva escluderlo, non se la sentiva di farlo del tutto.
O magari semplicemente era così stanca che voleva solo mettere fine alla giornata, dopo un viaggio di quasi una settimana in moto e spine ovunque pronte a pungerla.
Oddio... si lasciò fuggire un altro sospiro, massaggiandosi le tempie con fare amareggiato. ...Sono una cretina Ethan, e tu hai ragione. decise dunque di cambiare discorso. Non era ora di seccarlo in qualche modo, tantomeno di dare addosso entrambi colpe che non esistevano ne in cielo ne in terra.
Accennò dunque un sorriso, voltandosi a guardarlo decisamente più tranquilla -?.
Come hai intenzione di raccogliere informazioni su Beth allora? Avete dei collegamenti ad Arcadia? a tal proposito le si illuminò qualcosa.
E non mi hai più detto se hai cercato di contattarla in qualche modo. Gli insediamenti non sono comunque collegati con l'Alleanza? So che alcuni si fanno rifornire dalle Colonie quando capita, da voi come funziona?
 
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view post Posted on 4/5/2011, 20:07

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Ethan Taylor

Quando notò le ragazza cambiare discorso, Ethan si lasciò fuggire un sospiro, scuotendo quasi impercettibilmente il capo. L'aveva messa a disagio, irritata probabilmente, e non voleva; così come non voleva che lei fraintendesse i suoi pensieri. Non credeva che lei volesse approfittarsi di lui, affatto, le aveva solo dato le sue ragioni. Anche perchè, infondo, a Stjarna ci sarebbe tornato volentieri per approfondire quella strana faccenda. Il suo, a questo punto, pareva quasi più un autoconvincimento, un invito a restarsene a casa, che delle spiegazioni dovute ad Arizona.
Perchè ammettilo Ethan, tutta questa situszione ti stuzzica non poco.
Si mosse dunque verso la ragazza, portandosi nuovamente di fronte a lei e alzandole il viso dal mento per poterla guardare negli occhi, fermo.
So che non cercheresti mai di approfittarti della mia posizione, ok? Non l'ho mai neppure pensato, se ti ho detto quelle cose è solo perchè, come ti ho già detto, l'idea di lasciarti andare lì da sola non mi va a genio. E il fatto che ti stia dando la mia disponibilità è il minimo dopo tutto quello che hai fatto per me. Te l'avevo detto che mi sarei sdebitato, no? concluse, addolcendo il tono severo con un sorriso e un occhiolino, portandole distratto una ciocca di capelli dietro un orecchio prima di scostarsi e portare gli occhi sul tavoplo dov'era ancora poggiato il bicchiere quasi vuoto della compagna.
Tuttavia... Si, qui abbiamo contatti con le Colonie, di conseguenza anche con Arcadia. Come hai detto tu stessa, in caso di necessità ci forniscono del materiale utile, ma non ricorrismo al loro aiuto spessissimo, almeno non noi come Insediamento. E poi, sinceramente non m'è mai passato per la mente di chiedere informazioni su Beth, anche perchè non sono neppure sicuro che ce le avrebbero date. Non si fidano, quelli li, e in più a me non piace molto averci a che fare.
Inoltre qui non c'è nessuno che abbia parenti o conoscenti nella Colonia, di conseguenza i contatti con essa avvengono solo in determinate situazioni, come t'ho detto prima. E anche voler chiedere informazioni non credo potremmo uscircene con una cosa tipo: Heylà, ci servirebbero dei pannelli solari, un paio di solenoidi e le ultime informazioni che avete riguardo Elizabeth Taylor. Non credo ci asseconderebbero, di conseguenza non saprei come fare. Dei nostri non mandano nessuno ad Arcadia, sono sempre loro a venire qui col materiale che richiediamo, ma non è un aspetto poi così sorprendente, chiusi come sono. Ma li capisco.
Di conseguenza, non ho molte idee sul come raccogliere informazioni certe... Non so, l'unica cosa che mi viene in mente è fare quattro chiacchiere con i tizi della Colonia durante il prossimo approvvigionamento, ma non posso escludere che, se dovessimo chiedere informazioni su qualche loro agente scomparso, punto primo s'insospettirebbero, punto secondo risponderebbero alle domande. Bisognerebbe porre interrogativi mirati a Beth, ma anche in quel vcaso non so quanto bene potrebbe andarci. E in ogni modo potrebbe volerci troppo tempo...

E lei non resterà qui per sempre. Quindi, se vuoi trovare un modo per parare il culo sia a lei che a tua sorella, datti da fare Ethan, metti in moto il cervello.
 
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Jeyerre
view post Posted on 5/5/2011, 10:45




Arizona Lù Noreen

Certo che tu hai proprio una fiducia ceca nei confronti dell'Alleanza, eh? Scherzò Arizona, scuotendo appena il capo alle parole dell'altro. Conosceva il punto di vista di Ethan su quella situazione e non lo giudicava; si erano confrontati diverse volte sull'argomento -era impossibile non farlo, di quei tempi- solo pensava che forse, fosse troppo rigido nei confronti delle Colonie e della loro filosofia. A lei piaceva pensare che avevano fatto molto per tante persone, e anche se l'ingresso in esse significava era riservato a pochi ranghi della società, Arizona sapeva che non avrebbero rifiutato l'aiuto a nessuno se glielo si fosse chiesto.
Poi vabeh, dipende dalla Colonia. ma per fortuna, Beth era finita ad Arcadia, non a caso una di quelle meno rigide, più aperte e propense al confronto. E nonostante questo, Ethan era comunque diffidente, quasi sembrava irritarsi al pensiero che ci fosse gente disposta a vivere laggiù.
Sorrise dentro di se, mentre abbassava nuovamente il capo continuando ad ascoltarlo negli ultime frasi ma rimandendo in parte persa nei suoi pensieri.
Al contrario di lui a lei piaceva l'idea di poter vivere in un posto più simile ad un utopia più che alla realtà, anche se questo voleva significare dover indossare paraocchi. Anche se così non sarebbe mai stato veramente.
Nelle colonie diventa ceco solo chi vuole esserlo. Non sono un tentativo di nascondere lo schifo del mondo dietro arichitetture meravigliose e lusso, quella è solo una faccia della medaglia. e guardò Ethan incuriosita ancora dal discorso, continuando a tirare le sue somme di tutto quello. Dietro c'è altro, c'è la speranza. L'alleanza rappresenta la speranza che esseri non poi così diversi come CCP ed Esseri umani possano convinvere e costruire insieme qualcosa che vada oltre la guerra. Le Colonie sono una filosofia di vita. Non ti ci nascondi dentro per far finta di niente, ci entri per dimostrare che i Ribelli si sbagliano.
I ribelli e gente come questa,
come quella dell'insediamento di Ethan, gente che disprezza l'evoluzione, che non accetta la verità. Gente che ti prende a calci solo perchè hai qualcosa in più di loro e che ti fanno vedere solo bianco e nero, giusto o sbagliato. I CCP sono nel torto, gli Umani sono i giusti.
Ethan poi, si dice neutrale ma non immagina nemmeno quanto la mentalità della Resistenza gli sia entrata nella testa, rendendolo più ottuso di quanto possano sembrare le Colonie e L'alleanza.
La vera guerra non è tra Alleanza e Ribelli. Ed io che pensavo fosse palese ormai che la prima voglia solo mediare tra fazioni estreme che vedono Umani e CCP gli uni contro gli altri. A quanto pare mi sbagliavo.

Sospirò, poi prese a considerare rapidamente un modo per poter avere una prova più certa della presenza di Beth a Stjarna. Se lui non voleva chiedere aiuto all'Alleanza -come aveva previsto-, l'unica carta che probabilmente le era rimasta era se stessa all'interno dell'ambiente ribelle.
Beh, a questo punto l'unica che può darti effettivamente informazioni più dettagliate riguardo questa faccenda sono io, quindi magari dopo aver fatto il pieno a Lucy, riposata un pò e quant'altro posso ripartire per Boston e farti sapere quanto prima quello che riesco a recuperare. Non sarà il metodo più veloce, ma è probabilmente il più sicuro per venire effettivamente a capo di questa storia.
Avevi ragione, la prossima volta che avrò intenzione di intrapendere un viaggio dall'altra parte dello stato magari prima ti chiamo.
 
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20 replies since 28/4/2011, 11:19   168 views
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