Just another cigarette

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Jeyerre
view post Posted on 19/9/2010, 15:34




Fran

Espirò profondamente, chiudendo gli occhi e gettando in un respiro il fumo respirato.
Il Ritz, era tremendamente silenzioso quel pomeriggio, vuoto; nella sala principale, nell'ingresso, non c'era nessun'altro, solo lei, seduta ad un tavolino al quale aspettava che Rei tornasse.
Doveva essere perchè pioveva e perchè quella non era una delle giornati migliori per avere compagnia, lì dentro.
La matina, aveva sentito che Rei e Khina avevano discusso riguardo uno nuovo, un tale -neutrale- che era arrivato a Stjarna da poco, in cerca di informazioni riguardo una persona scomparsa che lei, aveva avuto modo di conoscere.
Ci aveva riflettuto a riguardo, la cosa, l'aveva anche interessata.
Ma c'era altro che in quel momento, le importava di più di un ragazzo nuovo in Capitale, problemi di entità assai maggiore.
Quando riaprì lo sguardo, la sala era fredda, colorata di un monocromatico grigio in parte rilassante che a tratti però, evidenziava il decadimento di Stjarna; sospirò pesanememente, accennando u sorriso sarcastico che dedicò a se stessa, e la mano scuoteva la sigaretta fra le dita, andando a far cadere la cenere in un bicchiere.
Ascoltava assorta ormai da alcune ore, il ticchettio della pioggia che si abbatteva insistenze sul Ritz, sui palazzi intorno e le piacque particolarmente la melodia che intonava la pioggia, che risuonava con forza per le sale e i corridoi vuoti dell'albergo, ora che era deserto.
Lanciò uno sguardo nella Hall, poggiando il capo su di una mano quando un lampo la illuminò, attirando la sua attenzione e il suo verde fatale per la sala.
E ripotando la sigaretta alle labbra ne tirò di nuovo l'aroma, sentendone il sapore amaro ma trovado in esso il caldo conforto della nicotina che le rilassava i nervi, attutendo il dolore del mal di testa con il quale si era svegliata, e che la infastidiva da alcuni giorni a questa parte. Forse, si disse, per mancanza di sonno. Ed erano questi i momenti nei quali, rimpiangeva una massiccia dose di tranquillanti che l'avrebbero stordita fino a farla dormire per dodici, tredici ore di fila senza nemmeno sognare.
Pensò, per un lungo attimo, mentre guardava la cicca consumarsi fra le dita -l'indice e il medio-, che quella sarebbe dovuta essere l'ultima della giornata; perchè stava cercando di smettere?
No,
perchè doveva aspettare la fornitura per la quale Rei era andato a controllare, assicurandosi che viveri, medicinali e vizi, arrivassero puntuali a Stjarna, almeno una volta al mese. In altre parole, aveva le sigarette contate e sapeva, di non dover esagerare se non voleva trovarsi alle strette, rimpiangendole con nervoso le ultime settimane che rimanevano.
"Se smettessi sarebbe meglio." sentì rei nelle orecchie, e un sorriso simile ad una smorfia gli si dipinse sulle labbra. "Rifornimenti a parte, lo sai che mi piace la piega che prende questo vizio."
Lo so dolcezza, lo so.

Ma infondo, sebbene ammettesse che fosse sbagliato, sapeva che non avrebbe mai smesso sul serio.
 
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view post Posted on 19/9/2010, 15:52

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Ethan Taylor

Mai in momenti come quelli Ethan s'era ritrovato a desiderare un ombrello o un qualcosa con cui coprirsi dall'incessante pioggia che ofuscava la vista del paesaggio.
Erano ormai quasi tre quarti d'ora che procedeva, cercando d'aguzzare la vista più che poteva e riconoscere gli edifici intorno a se; l'acqua aveva cominciato a dargli fastidio ormai da un po', la violenza con cui gli batteva sul corpo nonostante cercasse di percorrere le vie più riparate lo stordiva non poco e inoltre il freddo cominciava a farsi lentamente strada sotto gli abiti umidi.
E come se non bastasse devo anche far attenzione al fatto che qualcuno non mi piombi addosso. Dopo la scenetta di stamattina non è il massimo della sicurezza camminare in queste condizioni per Stjarna.
Ma poco gli importava. Infondo -almeno così s'era detto- cercare informazioni avrebbe occupato il suo tempo im maniera migliore dal restare solo in casa; e, nonostante persino il tempo gli fosse avverso, non si sarebbe arreso tanto facilmente.
Rievocando alla mente le parole che s'era scambiato conArizona durante il loro ritorno al loft, Ethan aveva tenuto ben attento lo sguardo quando gli edifici nei pressi del centro erano sbucati dinanzi ai suoi occhi, cercando la segnaletica utile ai ribelli per dirigersi al Ritz. E sotto la pioggia costante riuscì ad individuare ciò che faceva al caso suo, dirigendosi rapido verso la direzione indicata dalle frecce.
Rallentò il passo e alzò la guardia una volta che l'Hotel comparve dinanzi a lui, nascosto solo da pochi edifici; attento a non fare troppo rumore, seguì le pareti dei palazzi fino a giungere nuovamente di fronte alla srtuttura, studiandola prima di guardarsi intorno con aria sospettosa. La pioggia non gli aveva permesso di capire se qualcuno lo stesse seguendo o meno, tantomeno d'individuare nitidamente le figure di altri CCP
Ma se anche qualcuno avesse deciso di farmi da scorta, non credo farà casino all'interno del Ritz.
Si mosse quindi nell'ambiente deserto e reso grigio e freddo dalla pioggia, avvicinandosi all'ingresso dell'Hotel e studiando un ultima volta l'ambiente con circospezione. Una volta che fu certo non ci fosse nessuno fece il suo ingresso nella Hall, studiandola attentamente con lo sguardo e avvertendo lo sricchiolio dei suoi passi bagnati sul pavimento.
E vi lanciò una rapida occhiata, andando poi ad asciugare con una manica le gocce d'acqua che gli scivolavano dal mento, muovendosi cauto all'interno della Hall.
E' deserta. Dove diavolo sono finiti tutti?
 
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Jeyerre
view post Posted on 19/9/2010, 16:15




Fran

Fu strano però per lei, osservare il Ritz -o almeno la sua Hall,- così calma, priva della vita con la quale di solito era colorata; di solito, vi si passavano giornate in una discreta tranquillità, fra bambini che giocavano a rincorrersi, o a diventare più forti.
Grandi che chiacchierano del più o del meno, Khina che si divertiva a fare la bambina insieme ai ragazzini e Rei, che se non era in stanza con lei, di solito era giù a controllare che la piccola non facesse troppo baccano.
All'interno del Ritz, Fran aveva decisamente vietato le risse; troppe volte si erano ritrovati a dover sistemare la Hall, e il fatto che quella struttura potesse essere troppo esposta agli scontri non le andava molto a genio, al momento che ci viveva lei e non solo.
Ed era appunto per questo che le parve insolito vederlo così vuoto, perchè c'erano Ribelli che avevano trovato casa nelle stanze e che quel pomeriggio, avevano lasciato i corridoi; probabilmente,
ci sarà qualche festa ed io non so niente, che maledecati. Rise, portandosi una mano fra i capelli che andò ad ordinare un pò.
In quel momento però, nel quale le sue labbra stavano giusto prendendo di nuovo la sigaretta fra esse, Fran, udì alcuni passi all'interno della Hall. Voltò lo sguardo rapido, osservando un ombra muoversi all'interno di essa con aria attenta e guardinga e subito capì, non potesse essere Rei.
Ne nessun'altro abituato a frequentare il posto.
C'era troppa guardia nei suoi passi. Mise a fuoco e notò la figura giovane essere completamente bagnata di pioggia e Fran immediatamente immaginò dovesse essere fuori di casa -o senza riparo almeno- da un bel pò per essersi ridotto in quella maniera.
Alzò un sopracciglio, quando andando ad alzarsi dal tavolino prese ad accennare qualche calmo e tranquillo passo verso la Hall, facendo echeggiare distinto, il rumore dei tacchi sul marmo; quando prese ad avvicinarlo in modo da poterne distinguere i lineamenti, Fran comprese che quella doveva essere la prima volta che doveva averlo visto, perchè non ricordava di averlo mai incontrato. Rimuginò un momento su chi potesse essere, e come mai s'aggirava con aria -che a lei sembro persa più che altro- nella hall.
E fu allora che pensò, potesse essere il ragazzo del quale gli aveva parlato Rei, la mattina, seppure lui glielo aveva descritto in compagnia di Arizona, che ora non vedeva.
Si poggiò poi ad una colonna, prendendo a squadrarlo attentamente, studiandone con lieve malizia l'immagine che l'attirò, facendole apparire in viso un piccolo ghigno.
Si?
 
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view post Posted on 19/9/2010, 16:39

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Ethan Taylor

Tutta quella quiete gli parve così assurda, soprattutto se associata ad un luogo come il Ritz. Da una parte Ethan si ritenne fortunato, non avrebbe avuto troppi intoppi infondo, ma dall'altra avrebbe fatto tutta quella strada a vuoto se davvero non ci fosse stato nessuno.
E non credo che dei Ribelli si facciano spaventare da un po' di pioggia. Dev'esserci qualcosa dietro...
Camminò quindi più disinvolto per la Hall, ma sempre con la guardia alta, passando una mano tra i capelli bagnati e schizzando l'acqua sulle spalle nel scuoterli appena tra le dita; oltre alla mancanza di presenze, Ethan non avvertì alcuna voce, nemmeno in lontananza e la cosa lo insospettì non poco.
Magari quelli dei piani alti staranno decidendo su cosa farne di me, osservò, sorridendo sarcasticamente di se stesso dovrei esserne contento. Alla fine persino Fran saprà della mia visita; è proprio vero che se non mi faccio conoscere ovunque metta piede non sono contento...
Scosse il capo sospirando con lieve stizza ai ricordi della mattina, sperando di non dover incrociare nuovamente la figura di Khina.
Mi creerebbe solo problemi,
E muovendosi all'interno della Hall, arrestò rapido i propri passi quando sentì echeggiarne degli altri, sicuri e cadenzati. Attribuì la camminata ad una donna, riconoscendo nel suono quello dei tacchi, e rapido cercò con gli occhi la figura che insieme a lui si muoveva all'interno della sala.
Allora c'è qualcuno qua dentro...
La ritrovò dopo pochi passi, avvertendo la camminata interrompersi, e la figura slanciata di una donna gli occupò la vista, portandolo istintivamente ad alzare la guardia.
Sta calmo, si disse poi, rilassando i muscoli ma tenendosi pronto ad uno scatto non far nulla di avventato e soprattuto sciogliti; potrebbe riconoscerti come non farlo, e in tal caso più disinvolto sei meglio è.
Prese quindi un profondo respiro, muovendo attento qualche passo verso la donna, studiandone con attenzione il fisico e il viso. Non le diede più trentadue, trentarè anni e subito la mente si mise in moto, cercando di ricordare se l'avesse già vista la mattina.
No, non mi pare. Non era nè tra i ribelli in Hall nè tra quelli con Khina. Chi è dunque questa tizia?
Morse le labbra, avvertendo la sua domanda echeggiare apena nella sala vuota, rimuginando quindi sul da farsi in fretta.
Son...
Ethan Taylor, certo. E se sa di te e soprattuto è una irascibile sei fottuto. Pensa, devi gestirti la situazione al meglio, ma soprattutto devi capire quanto prima chi è lei e che atteggiamento intende avere nei tuoi confronti.
Si zittì quindi, espirando lentamente dal naso e mettendosi dritto e composto, cercando di assumere un'aria naturale, mantenendo però le distanze.
Cosa diavolo le rispondo ora...
Si stava innervosendo e non poco, l'avvertì chiara l'ansia divorargli lo stomaco; si ritrovò a deglutire e stringere i pugni, facendo lentamente saltare la misera copertura che cercava di costruirsi.
Ormai l'avrà capito che non sei del posto, in più l'aria trasandata e lo zaino non t'aiutano.
Accidenti, era tutto molto più facile con Arizona; lei avrebbe saputo per lo meno come muoversi e riconoscere chi le stesse di fronte.
Ok Ethan, calmati, farsi prendere dal panico non è utile. Ragiona e rispondile in maniera vaga; vediamo come va e spera per te che sia più trattabile di Khina...

Cerco informazioni, esordì poi, sperando di poter gestire la situazione al meglio.
 
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Jeyerre
view post Posted on 19/9/2010, 19:12




Fran

Informazioni? alzò un sopracciglio, mordendosi appena le labbra quando conitnuando a squadrarlo, notò subito la tensione che sembrava avere addosso il ragazzo, che si guardava intorno con fare vagamente perso.
Tornò a fare un tiro d'aria dalla sigaretta, osservando con un certo disappunto il fatto che stesse già finendo, nemmeno l'avesse appena cominciata. Sbuffò, roteando gli occhi e scuotendo la cicca fra le dita in modo che da essa cadesse l'altra cenere in eccesso.
Che tipo di informazioni?
Si mosse con disinvoltura per l'ambiente, girandovi intorno e dedicandogli qualche occhiata nel tentativo di poterlo ricorardare, da qualche parte.
Ma niente.
Sospirò, scuotendo il capo all'inizio e dandogli le spalle dopo, accnennando qualche passo verso l'ingresso al quale si fermò, spiando l'esterno piovoso con falso interesse, prima di voltarsi nuovamente su di lui, osservandolo in attesa che lui le rispondesse.
Non doveva averla riconosciuta, ma Fran non ne fu completamente certa; il suo volto era famoso in giro, e seppure lui non l'avesse mai vista, avrebbe potuto pensare che almeno Arizona -o chi del posto- gli vesse parlato di lei anche semplciemente non nominandola. Provò a pensare che la sua tensione fosse dovuta alla presenza stessa di lei nella stessa stanza con lui, ma era più evidente che il suo fosse un attegiamento più dovuto al non sapere chi lei potesse essere e il suo mettersi in guarda, non fece che confermare la sua probabile tesi.
Ghignò al piacevole -e divertente pensiero- che per una volta, qualcuno non la conoscesse; avrebbe scoperto come poteva essere l'attegiamento di un Coloro che possono che non la conosceva, e il desiderio di volerci giocare, l'avrebbe portata all'assecondare l'indovina chi fino a quando non si sarebbe annoiata.
Ma non era troppo in vena di giochini divertenti con gli conosciuti, il ragazzo solletticava la sua fantasia...
in altre maniere.
Deve essere lui, il tale del quale mi ha parlato Rei questa mattina, lo stesso che ha fatto irremidiabilmente innervosire Khina.
Quello che copia le capacità. Quando mi risponderà ne sarò più sicura, ma ha addosso anche fin troppi elementi che confermeranno la mia idea.
Beh, è un bene che si sia disturbato lui a raggiungere il Ritz, ha risparmiato la fatica ai miei di venirlo a cercare, risparmiando l'appartamento di Arizona.
Perchè alloggerà sicuramente da lei, quella tipa è così drammaticamente prevedibile quando si tratta di queste cose.

 
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view post Posted on 19/9/2010, 19:49

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Ethan Taylor

Bene. Benissimo, adesso dove sbatto la testa?
Morse le labbra alle domande della donna, seguendo i suoi movimenti all'interno della Hall con attenzione. Non sapeva chi fosse, ma qualcosa -il suo atteggiamento- gli disse che doveva conoscere quell'ambiente piuttosto bene.
Come qualunque altro CCP del posto, daltronde; chiunque qui conoscerebbe bene il Ritz e sarebbe in grado di muoversi con disinvoltura al suo interno. Lo fa persino Arizona.
Eppure c'è qualcosa che non mi convince...

Mosse qualche passo seguendone i movimenti, studiandone il volto e l'espressione quasi divertita; qualcosa in quella donna non lo convinceva, il suo sguardo in particolare. Sembrava quasi che lo conoscesse già, dati gli sguardi che gli stava dedicando; era come se sapesse già chi si trovava di fronte e cosa farne, e la cosa non gli piacque per niente.
Non sarebbe poi così una novità se mi avesse riconosciuto. Se è un abituè del Ritz è molto probabile che la voce le sia arrivata, di conseguenza sa già alcune cose su di me che potrebbero esserle non poco utile.
Andiamo bene.

Temporeggiò lunghi istanti durante i quali prese profondi respiri, mordendo le labbra e riflettendo. Se adesso avesse confermato la tesi della donna, avrebbe potuto trovarsi in guai non indifferenti, ma, mentendole, c'era il rischio di mettersi in guai ancora più grossi; non conoscendo il soggetto, avrebbe potuto prenderla bene e divertirsi in un contorto gioco -e di conseguenza mentirgli- o innervosirsi. E a Ethan entrambe le idee non andavano a genio, affatto.
Optò per la verità.
Sospirò quindi, stringendo i pugni e osservando ancora la figura muoversi con estrema disinvoltura e sicurezza, attento però a non avvicinarla troppo. L'avrebbe fatto lui, solo se necessario e una volta sicuro di poterla fronteggiare.
Ma la situazione non mi convince...
Ora come ora però, è meglio non giocare sporco e sperare di non mettersi nei casini. Un CCP più umano dev'esserci qua dentro; anche se lei...

Informazioni riguardo una persona, iniziò quindi, cauto, senza muovere un solo dito, ma costantemente attento ai suoi movimenti.
Questa donna... Ha qualcosa di vagamente familiare. Non l'ho già incontrata, questo è certo, eppure è come se in un modo o nell'altro la conoscessi già...
Questa mattina ho parlato con uno dei CCP residenti qui al Ritz, Rei. Mi ha detto che la persona che sto cercando è stata qui, di conseguenza speravo di poter raccogliere informazioni riguardo il suo soggiorno. spiegò cono tono pacato, senza smettere di osservare la donna con circospezione.
Non lo so, non mi convince...
E' così sfacciatamente sicura di se, il modo che ha di porsi...
e, improvvisamente, un'idea gli balenò per la mente, riportandogli alla mente il perchè quella figura risultasse stranamente familiare.
Che sia lei?
 
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Jeyerre
view post Posted on 19/9/2010, 20:45




Fran

Bingo.
Rise, gettando con un gesto svelto della mano la sigaretta finita fuori dall'ingresso, sotto l'acqua piovava che non accennava a smettere.
Ah ah, cominciò, muovendo qualche rapido passo verso di lui, senza preoccuparsi troppo dell'abilità che Khina le aveva detto essere dotato il ragazzo.
Lo fronteggiò, portandogli leggera una mano sul mento che voltò in direzione delo proprio sguardo; studiò l'unico cerchio sul fondo dell'idire e andò a guardarlo con vaga soddisfazione dopo, quando s'accertò che la sua presupposizione era corretta.
si certo, ti conosco. Di fama almeno. prese di nuovo ad allontanarlo, camminando con fare distratto per la Hall ma senza distogliere l'attenzione su di lui, sebbene lo sguardo non gli fosse sempre addosso.
Te ne sei già fatta una, qui le voci corrono in fretta, devi stare attento a come parlano alle tue spalle e se devo essere sincera, non corrono parole molto gentili a riguardo. Sei il tale che è venuto a cercare Beth, non è così? Rei mi ha detto che è tua sorella. Si fermò, voltandosi a guardarlo mentre spostava il peso su di una gamba e una mano si poggiava sul fianco, con fare vagamente autoritario.
E sei tornato, per avere informazioni sul suo soggiorno... riprese, accompagnando la frase ad un gesto naturale della mano, che andava a sottolineare le parole con tono appena scettico.
...Ok.
Certo che, dopo quello che hai combinato stamattina, non è molto saggio da parte tua presentarti qui con uno zainetto, la tua abilità e nient'altro.
Ma sicuramente non sei qui per discutere della tua sicurezza -molto precaria da queste parti- quindi,

Comincio con il dirti però, che se sei venuto a sperare di capire cosa ha combinato tua sorella al Ritz, devo darti una brutta notizia, qui non viviamo con l'intenzione di farci fatti degli altri a meno che questi non toccano in qualche modo i nostri interessi. E tua sorella era una Neutrale che teneva la propria vita privata per se e non aveva molti amici da queste parti. A parte Rei, che l'ha messa apposto.
Però...

Continuò la sua camminata, questa volta di nuovo verso il ragazzo.
Non posso dirti cosa ha fatto da queste parti, ma dov'è finita si, se ti interessa.
 
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view post Posted on 19/9/2010, 21:06

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Ethan Taylor

Come immaginavo,
Irrigidì il corpo quando la donna lo voltò verso se reggendone lo sguardo senza altezzosità o sfacciataggine; la seguì attento alle sue parole, ghignando sprezzante ai ricordi che scaturirono da alcune frasi.
Questa donna dve'essere Fran, il capo dei ribelli. Non posso esserne sicuro, ma se sono certo all'ottanta per cento; non avrebbe determinati atteggiamenti nè parlerebbe in questo modo altrimenti.
Anche Khina si comportava come la reginetta del pollaio, ma lei è diversa. Non sembra voler imporre la propria presenza come la ragazza, semplicemente ti mette in guardia solo con una parola.
E, a giudicare da come tutti la descrivevano, devo dire che hanno ragione, è un CCP da temere, lo si intuisce subito. Devo stare attento a come mi muovo anche perchè se non ricordo male è capace di controllare il fuoco.
Può fregarmi con un semplice attacco a distanza, quindi niente stronzate.

Ascoltò muto le parole della donna, ascoltandola nella massima attenzione, senza interrompere il suo discorso, muovendo qualche passo sul posto per evitare di perdere di vista la figura che tranquilla continuava a spostarsi all'interno della Hall.
Annuì ad alcune parole, guardandosi un momento intorno per accertarsi che nella sala ci fossero ancora solo loro due; il silenzio regnava nell'ambiente, rotto solo dal rumore dei passi e le parole di Fran.
E tornò rapido su di lei, quando le sue parole catturarono l'attenzione, facendogli battere le palpebre con perplessione per lunghi istanti.
Ok? Cosa vuol dire, che lei ha intenzione di darmi informazioni su Beth? Tra tutte le persone che avrei potuto citare sulla lista di possibili informatori, lei era tra gli ultimi, se non proprio esclusa.
Perchè mai il capo dei Ribelli dovrebbe aiutarmi così incondizionatamente? No, non è credibile,dev'esserci qualcosa dietro. O semplicemente vorrà qualcosa in cambio.

E ancora Ethan restò spiazzato dalle sue frasi quando l'indiretta domanda gli fu rivolta. Tentennò qualche istante, prendendo un profondo respiro e studiando con lieve incertezza lo sguardo di Fran. Proprio lei, uno dei CCP più tenuti, gli stava offrendo la possibilità di avere informazioni che ormai da tanto cercava. Gli sembrò paradossale.
Dov'è finita? ripetè, cercando di dare il senso logico che sembrava mancare a quelle parole. Morse quindi le labbra, rimuginando sul da farsi e stringendo un pugno.
E se fosse un bluff? Non ne ho idea...
Tanto vale assecondarla e vedere dove arriva.

Annuì quindi, mantenendo costanti gli occhi sulla sua figura.
Si, a dire il vero era proprio quello che stavo cercando di scoprire.
 
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Jeyerre
view post Posted on 19/9/2010, 22:11




Fran

Annui compiaciuta che i ragazzo l'avesse assecondata, chiudendo un momento gli occhi e prendendo fiato in un respiro tranquillo, mentre mosse i tacchi -e il loro rumore- ancora per qualche passo intorno ad Ethan.
Beth è ad Arcadia, iniziò rapida senza premesse o troppe parole inutili al fine del discorso.
potrai non credermi, alla fine perchè dovresti fidarti di me, ma se non vuoi fidarti delle mie parole allora dovrai farlo almeno dei miei interessi.
Come ben sai, Beth è un Coloro che possono di una certa portata, averla qui a Stjarna era un vantaggio perchè potevamo averla in un certo senso sotto controllo, a cuccia se vogliamo dire così.
Era uno di quei problemi che toccavano i nostri interessi e quindi, quando è scomparsa il fatto ha generato non pochi sospetti, anche se non troppi quanto oggi.
Così, per accertarmi che non fosse una di quelle mine vaganti per Stjarna che avrebbe potuto procurare qualche intoppo, ho fatto fare qualche indagine.
si fermò, voltandosi di nuovo verso l'ingresso per controllare nel caso stesse arrivando qualcuno; d'altronde, stava ancora aspettando Rei.
Dove diavolo è finito con le mie sigarette.
Si morse le labbra, prendendosi qualche secondo prima di continuare il discorso e tornare a rivolgersi al ragazzo.
E l'ho trovata.
Qualche mese fa, come ben tu saprai è sparita e deve aver fatto gli occhi dolci a qualche Membro d'Èlite ed è stata gentilmente raccolta e portata in Colonia.
Alloggia lì da alcuni mesi ormai, credo faccia parte anche dell'accademia, ma non saprei dirtelo con certezza. Ma apparte questo,
tornò a guardarlo, ma questa volta lo sguardo fu diverso, più serio ma gli fu dedicato non al fine di intimorirlo.
adesso ti chiederai perchè abbia deciso di dirti tutto questo, pensando che forse voglia chiederti qualcosa in cambio o magari che ci sia qualcosa dietro.
Devo esserti sincera, non c'è niente che io possa volere da te; so che sei un un neutrale, anche uno di quelli abbastanza convinti della loro posizione, quindi non ti chiederò nemmeno di schierarti perchè so che non lo faresti e non te lo imporrò.
Se ti ho dato le informazioni che cercavi è perchè -alla fine- non vado a perderci niente, se non altro so che Beth è fuori da Stjarna ed è chiusa in una delle Colonie più potenti, il che sarà un fattore interessante fra cinque, sei anni forse. Ora, la sua posizione non tange gl'interessi Ribelli.
Per quanto riguarda te, prendilo come un motivo per sparire da Stjarna.
Non è una minaccia, tanto meno un ordine. Solo un consiglio che faresti molto bene a seguire.
Come ti ho già detto non ti sei fatto una buona reputazione stamattina e molti non aspettano che l'occasione per metterti le mani addosso e levarti di mezzo anche fisicamente se è necessario. La tua capacità ha messo a disagio un pò di persone da queste parti e qui usiamo dire, se non sei con me, sei contro di me.
Intendimi ragazzo.
chiuse il discorso con parole ferme e tono greve, al fine di arrivare decisa alle orecchie dell'altro.
Riprese allora a camminargli sicura contro, dedicandogli però un ultimo sorriso -più simile ad un ghigno-.
Non hai molto tempo, quindi ricapitola infretta quello che vuoi fare. gli sistemò con qualche gesto delle mani il colletto della giacca, scostando alcune gocce d'acqua che ancora lo bagnavano.
Mi dispiace dolcezza, concluse, dandogli appena qualche schiaffetto su di una guancia, prima di sorpassarlo con la propria camminata sicura e svelta che prese le scale della Hall per sparire attraverso esse al piano di sopra.

 
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view post Posted on 20/9/2010, 13:05

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Ethan Taylor

Fu come una strana fitta quella che provò nel petto una volta che le parole della donna gli giunsero alle orecchie; in un primo istante non ci credette, per lo meno non gli parve possibile. Perchè mai sua sorella avrebbe voluto finire in una Colonia? La pensava come lui al riguardo.
Certo, era sempre stata più amichevole e ben disposta nei confronti dell'Èlite, ma da quanto ne sapeva non avrebbe avuto motivo per rifugiarasi ad Arcadia.
Sarà stata una necessità.
Boccheggiando appena scoltò il discorso di Fran dedicandole la massima attenzione, deglutendo più volte e stringendo i pugni, mentre le gocce d'acqua gli scivolavano distinte lungo il corpo.
Non avrebbe mai immaginato di potersi trovare davanti ad una realtà del genere; si, aveva considerato l'ipotesi, sapeva che spesso i Coloro che possono dell'alleanza ne racoglievano altri fuori dalle mura delle Colonie, ma da come ne stava parlando Fran, sembrava quasi che Beth l'avesse fatto intenzionalmente.
E poi parla addirittura di Accademia. No, mi sembra assurdo, è plausibile che sia ad Arcadia, se non certo -come ha già sottolineato lei stessa non avrebbe motivo di mentirmi, e dati i contatti che ha le informazioni dovrebbero essere veritiere.
Eppure.... Arcadia. Adesso che diavolo faccio? Mica posso andarci solo per verificare che stia bene e poi liquidarli...

Ma la sua attenzione fu nuovamente sulla donna, e morse le labbra alle sue parole. Era per quello che lo stava aiutando, per liberarsi quanto prima di lui come problema.
C'era da aspettarselo...
Trattenne un momento il respiro, quando la vide avvicinarsi, studiandone il volto e i gesti che mosse su di lui, restando un momento immobile quando gli fu nuovamente lontana. Si girò osservandola sparire per le scale, e rimase fermo lunghi istanti a fissare con aria assente e i pugni stretti il pavimento.
Un nuovo problema gli si poneva davanti.
Un tuono lo scosse poi dai suoi pensieri, facendogli portare nuovamente lo sguardo al di là dell'ingresso, e poi intorno a se con circospezione.
Fatto sta che ora come ora è meglio tornare indietro. Restare qui a riflettere non è il massimo, potrebbe arrivare qualcuno da un momento all'altro.
E in un sospiro si diresse nuovamente verso la strada, fermandosi un lungo istante sulla soglia dell'Hotel, osservando la pioggia battere insistente, prima di muoversi rapido verso i palazzi, avvertendo nuovamente il peso delle gocce sul corpo.
Facciamoci quest'altra doccia.
 
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