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view post Posted on 10/9/2010, 18:47

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Le strade di Stjarna, di prima mattina, parevano quasi appartenenti ad un mondo diverso da quello che Ethan aveva visto il giorno prima. Mentre al tramonto il sole dipingeva con tonalità calde -dall'arancione al rosso fuoco- le pareti degli edifici, adesso la luce più chiara e fredda dava loro tonalità più tendenti al grigio e ai colori naturali dei palazzi.
Trovandosi in periferia, il loft di Arizona distava non poco dal centro città, e i due furono costretti a camminare per le strade disabitate per abbondanti minuti. Fortunatamente, nessun ribelle ostacolò loro il cammino; avvertirono diversi rumori, anche lontane voci umane, ma nessuno li disturbò.
Ma Ethan non trovò quiete in quello scenario, quanto tregua: gli edifici abbandonati e i vecchi negozi dalle vetrine ormai spoglie e rotte erano luoghi in cui i CCP si nascondevano nel caso volessero tendere agguati, e per quel motivo il ragazzo mantenne per tutto il tragitto la guardia alta.
Studiò con minuzia diversi edifici, alcuni dei quali riconobbe come strutture che aveva visto in TV da bambino; di altri invece restava solo un desolato e distrutto ricordo, dipinto con colori spenti e abitato dal solo nulla.
Ma, man mano che s'avvicinavano al centro, l'atmosfera parve quasi cambiare, così come la vita nelle strade, che scoprì essere molto più presente lì, intorno a quello che era il covo del leader dei ribelli.
E, dopo quasi un'ora di cammino, il Ritz Carlton Hotel sbucò dinanzi alla loro vista, maestoso e imponente.
Ethan non potè far a meno d'osservare come quell'edificio, nonostante l'età avanzata, sembrasse uno dei più nuovi all'interno della città. Arizona aveva ragione a dire che quelli dei "piani alti" conducevano una vita agiata, lo si intuiva solo osservando l'esterno di quel luogo. Le strade e gli ambienti intorno ad esso non erano certo curati come un tempo, ma, in confronto alla desolazione delle periferie avevano un aspetto molto più preservato.
Il ragazzo scorse quelle che un tempo dovevano essere state aiuole ancora tinte a chiazze di verde, li dove l'intervento ribelle aveva conceduto alla natura lo spazio per crescere.
Ma non era solo quella ad abitare quel posto: diversi ribelli incrociarono la loro strada, alcuni guardandoli minacciosamente, altri ignorandoli. Ma una cosa fu ben chiara, quello era il cuore della rivolta ribelle.
Muovendo qualche passo verso l'ingresso dell'Hotel, Ethan ne studiò quindi la facciata, in parte rovinata, ma nel complesso ben tenuta. Le finestre erano per lo più intatte e poteva scorgersi di tanto in tanto la figura di qualche balcone ancora in piedi.
Sospirò quindi, studiando diversi CCP muoversi dinanzi all'ingresso, rivolgendosi quindi ad Arizona con aria severa e tono basso, cercando di rimanere il più discreto possibile, senza catturare eccessivamente l'attenzione dei ribelli.
Quindi, come ci muoviamo? domandò alla ragazza, portando una mano sulla cinta dei pantaloni, senza smettere di guardarsi intorno.
 
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Jeyerre
view post Posted on 10/9/2010, 19:08




Arizona Lù Noreen

Era solita andare per Stjarna a quell'ora, quando le servivano cose, pezzi, roba da mangiare o semplicemente compagnia umana. I Ribelli non erano certo il massimo della simpatia, ma alcuni di loro sapevano essere tranquilli, se non stuzzicati, potevano anche coinvolgerti in una delle loro conversazioni o passatempi.
Al Ritz, ne potevi vedere di tutti i colori: telecinetici, camaleonti, persone in grado di trasformarsi in acqua, alcuni che controllavano il moto dell'aria. Di tutto.
E questo, non la spaventava affatto, anzi; quel luogo per quanto pericoloso potesse essere, se visitao con disinvoltura e sangue freddo, si sarebbe presentato come ogni altra piazza dove la gente può riunirsi in attesa di qualcosa.

Camminò a passo costante con il ragazzo a fianco che degnò di una veloce occhiata, mentre cercva con gli occhi nell'ambiente fuori l'Hotel, qualcuno che avrebbe potuto fare a caso loro.
Fa fare a me, disse con tono sicuro, individuando qualche figura conosciuta all'ingresso, altre sedute per il giordino intente in quelle che sembravano semplici chiacchierate.
Se vuoi arrivare a Fran, ci sono un paio di cose che devi sapere, la prima, è che se non sei nessuno, a Fran non ci arrivi. Gli dedicò uno sguardo svelto ma serio, sospirando pesantemente quando poi tornò a cercare chi di dovere.
SOno sempre tra i piedi, dove sono quando servono?
La seconda cosa che devi sapere, è che Fran ha poche perle sotto di lei. C'è chi mormora tre o quattro, e io dico che hanno ragione. Tuttavia, se sei un Coloro che possono di una certa portata, stai sicuro che hai solletticato la sua curiosità. Il punto è che , per farlo, devi attirare la sua attenzione e ci sono due modi per farlo: o stermini una quantità di umani non infieriore ai cinquanta elementi in un azione sola, oppure, arrivi ai uno dei suoi gioiellini, che di solito si nascondono qui, nelle vicinanze del Ritz. Non lo lasciano mai.
Vieni.
gli sussurrò rapida, facendosi seguire verso l'ingresso che vide farsi più vicino. Lo sorpassò, entrando nella Hall dell'albergo. Come al solito, era piena di Ribelli, salivano e scendevano dalle camere; i più giovani, giocavano a rincorrersi nella sala principale, scappando in quella da pranzo con fretta, fra alcune risate.
Quelli non avranno più di dodici anni, commentò fra se e se, spostando lo sguardo al resto.
Il pesce più facile con il quale puoi avere un dialogo qui, è Rei. Che purtroppo non vedo, ne trovo. Oddio, ma considerando il soggetto, potrebbe essere ovunque. Attento a dove metti i piedi. si voltò verso Ethan, lanciando poi gli occhi alle sue spalle, Fammi pensare a come potermi muovere. disse fra se stessa, prima di rimettere a fuoco l'immagine del ragazzo che aveva di fronte. Lo avvicinò poi di qualche centimetro, portandogli una mano su di una spalla sporgendosi verso un orecchio Sciogliti, o così capiranno che non sei a tuo agio. Almeno in questa sede, c'è troppa gente facilmente irritabile.
 
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view post Posted on 10/9/2010, 19:27

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Ethan Taylor

Lusso, quella era una caratteristica che ancora non aveva abbandonato gli ambienti dell'Hotel. La prima cosa che notò, mettendovi piede all'interno, fu lo stato di perenne elaganza e lussuosità che continuava a conservare quel posto. Di certo vi era un netto contrasto con l'ambiente esterno, soprattutto se paragonato a determinati posti o abitazione che aveva scorto durante il loro cammino.
Si guardò intorno con aria attenta e circospezione, studiando alcune figure chiacchierare tra di loro, i corridoi svanire alla vista e le varie linee che costituivano la Hall.
Arizona aveva ragione, qui si trattano bene. Non avrà di certo i servizi di una volta, ma in confronto con l'esterno resta sempre un Cinque Stelle.
Lasciò scivolare la mano sulla cinta in una tasca per non creare sospetti o apparire premeditato, osservando attento i movimenti della ragazza, senza perderla d'occhio un solo minuto. Aveva immaginato la quantità di ribelli che avrebbe potuto incontrare là dentro, e non era quella a spaventarlo, quanto in effetti le capacità di ciascuno di essi. Uno schero alquanto ironico per lui, vedere così tante potenzialità messe insieme.
Se fosse stato uno sprovveduto -e non lo era- avrebbe paragonato quella situazione ad un buffet in cui scegliere il pasto che più gradiva. Ma Ethan si rese immediatamente conto che là dentro una capacità come la sua sarebbe stata vana: se solo uno avesse attaccato, si sarebbe potuto scatenare un putiferio; e al diavolo il buffet.
Gli fuggì un mezzo ghigno sarcastico, portando poi gli occhi sulla figura della ragazza che osservò avvicinarsi; ascoltò attentamente le sue parole, annuendo ad esse e sorridendole disinvolto, quando Arizona gli fu nuovamente di fronte.
Non preoccuparti la rassicurò tranquillo, sciogliendo i muscoli e cercando di assumere un'aria più naturale possibile, dipingendo sul viso un'espressione tranquilla A questo punto allora come ci muoviamo?
 
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Jeyerre
view post Posted on 10/9/2010, 20:03




Arizona Lù Noreen

Annuì alle parole del ragazzo, mordendosi appena le labbra nel ricapitolare il modo nel quale avrebbero agito. Trovare Rei in un posto così grande, senza aiuto sarebbe stato impossibile; optò per l'attesa.
Aspettiamo qualche minuto, osservò, dondolando per la Hall, mentre continuava lo sguardo studiava rapido le linee della struttura interna, soffermandosi su alcuni occhi che più volte, si posavano su di lei ed Ethan.
sono sempre in giro, arriverà qualcuno che può darci una mano. Anche se ti conviene pensare ad una scusa migliore e un motivo più valido di una persona scomparsa per scomodare Fran. Se non sarà qualcosa che veramente solletticherà il suo interesse, non ti riceverà nemmeno su pagamento. fu sarcastica nell'ultima frase, marcando il tono con falsa ironia.
Come se il denaro servisse a qualcosa qui dentro.
Quando si voltò di nuovo verso il ragazzo, vide l'occasione che stavano aspetando: Khina, una delle Striker della squadra di Fran, la più giovane ma anche la più irritabile.
Si morse le labbra con più forza ora Ari, avvicinando il ragazzo rapidamente, indicandogli con lo sguardo la ragazzina che stava entrando nella Hall, con al seguito alcuni altri ribelli. Ridevano e scherzavano fra loro, sembrava che la giovane striker fosse di buon umore, e questo, non è un buon segno.
La vedi quella ragazza? La tipa con i capelli rossicci, lunghi sin sulle spalle, bassa e le treccine più lunghe? esordì, di fianco Ethan.
Quella è Khina, una striker di Fran. È una delle più giovani bamboline al suo seguito, se non anche una fra le più pericolose. Te la descriverò in poche parole povere: è una vera stronza. Una bisbetica viziata, che ha una ventina d'anni -qualcosa in meno anche- e si crede la regina del mondo. Ccp di primo livello, usa la telecinesi, quindi non sottovalutare nessuna azione da parte sua. Guardati bene in torno perchè non risparmia dall'attaccare alle spalle, tieni la guarda alta ed evita di provocarla. Adora dare fastidio, ogni scusa, anche uno starnuto sbagliato o un colpo di tosse indiscreto, è buono per piantarti un palo nella cassa toracica. Temila come la peste. sottolineò ogni frase con tono serio e greve, senza distogliere lo sguardo dalla ragazzina che s'avvicinava con passo svelto e leggero, ridendo ogni tanto alle battute dei suoi amici.
Gli amichetti alle spalle non interverranno se è lei che si vuole divertire, quindi abbiamo la garanzia che ne avremmo per una sola se dovesse succedere che le giri la luna sadica. È di buon umore, non lo escluderei.
È qui, vediamo di darci da fare.
e concludendo, Arizona sorpassò il ragazzo, andando di fronte l'avversaria Ribelle che, mentre prendeva fiato da una risata, dedicò il suo sguardo all'altra.
Ciao Khina,

Png - Khina

Arizona Lù, la giovane ripetè il nome della ragazza con tono alto, quasi divertito dal far notare la presenza dell'altra nella Hall. Si guardò dietro, ridendo agli sguardi degli amici, tornando poi con aria altezzosa a guardare Arizona di fronte.
Cosa ti porta lontano dalle tue pseudo amichette che vanno a benzina? la canzonò, sorpassandola con passo fiero, incontrando dietro di lei la figura di Ethan. Alzò un sopracciglio guardandolo e un ghigno le si dipinse in viso.
Carino, commentò, girandosi verso Ari che ne aveva seguito i movimenti, rimanendo attenta. Chi è?
 
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view post Posted on 10/9/2010, 20:23

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Ethan Taylor

Ascoltò attentamente le parole della ragazza, studiando con gli occhi l'ambiente, facendo vagare lo sguardo sulle morbide linee delle tende che andavano a contornare alcune grandi finestre.
Persino Arizona, che conosceva l'ambiante, in quei momenti le sembrò tesa; non seppe dirsi se fosse per via di alcuni sguardi insistenti, o all'idea di dover incontrare Fran. A quel pensiero si chiese se per caso l'avesse già vista, ma il fatto che non ricevesse facilmente gli fece scansare quell'ipotesi.
Rimuginò attentamente quindi, su quelle parole, sospirando e arricciando contrariato una angolo della bocca.
Una buona scusa eh, mmh avrei dovuto immaginare che non sarebbe stato così facile. Il punto ora è, cosa posso inventarmi d'interessante nel giro di mezz'ora, a tal punto da poter catturare non solo l'attenzione di uno dei pupetti di Fran, ma di lei stessa.
Dovrai mettere per bene in moto il cervello, Ethan.

E i suoi pensieri si fermarono nell'avvertire le parole di Arizona arrivargli con una certa urgenza. Cercò quindi con gli occhi la figura che la ragazza gli aveva indicato, individuandola subito dopo nell'ingresso. E alzò un sopracciglio, studiandola con fare perplesso, vedendola muoversi con delle movenze che attribuì ad una bambina.
Cercò nel suo viso tratti familiari, da poter riscontrare con le immagini marchiate nei suoi ricordi -quasi speranzoso-, ma, durante l'attacco in cui era scomparsa sua sorella, la figura di quella ragazza non era mai apparsa.
Vent'anni? Non si direbbe da come si muove osservò, mordendo le labbra. Seguì poi Arizona, avvicinandola e cominciando a contare i metri che li dividevano dalla figura di Khina
Nel caso dovesse venirle il capriccio d'attaccarci
Ripetè poi a mente le parole della compagna, studiando la figura dell'altra ragazza con attenzione, cercando d'intuirne le intenzioni, una volta che si rivolse ad Arizona.
Telecinetica. Almeno so in anticipo quello che sa fare; e in combattimento è una capacità che fa sempre comodo
S'irrigidì un momento, quando vide lo sguardo della ragazza scivolare su di se, sollevando nuovamente un sopracciglio con fare scettico, nell'avvertire le sue parole.
Stronza e anche un po' strana la tipa.
 
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Jeyerre
view post Posted on 10/9/2010, 20:44




Arizona Lù Noreen

Roteò gli occhi alle parole della ragazzina, quando l'avverti superare la propria figura, andando incontro Ethan del quale divorò quasi l'immagine con uno sguardo.
Le dedicò uno sguardo vagamente seccato dall'attegiamento, ma si decise subito a correggerlo, perchè non voleva guai con quella tipa, sarebbero stati problemi nei quali avrebbe coinvolto anche Ethan.
E per una stronza, non ne vale la pena.
Si dondolò sul posto, portando una mano su di un fianco, lanciando uno sguardo complice ad Ethan, ma tornando subito su Khina che aspettava la sua risposta.
Non è per te, rispose, con una nota nascosta di soddisfazione nella voce, mentre prendeva a camminarle contro con aria sicura e per niente intimorita.
È per Fran. sottolineò, lanciando uno sguardo al soffitto, alludendo ai piani alti ai quali le sarebbe piaciuto accompagnare il ragazzo.
Ti prego, fa che non abbia intenzione adesso di farmici arrivare attraverso il soffitto nelle camere di Fran. Il che, non è cosa buona. E poi figura?
Un tipetto interessante non trovi? Ho pensato potesse piacerle.

Khina

Ma lo sguardo di Khina, non fu dei migliori su Arizona. La guardò indispettita, scrutandola con sguardo truce e aria visibilmente seccata dalla sua presenza al Ritz. Ari pensò che fosse un bene fosse riuscita a toglierle il buon umore.
Scartò il capo di spalle alla ragazza, camminando intorno al ragazzo con fare circospetto, studiandolo una seconda volta in tutta la sua figura.
Quanti cerchi ha? Chiese, con evidente stizza nella voce, È abbastanza grande? Voglio sapere dove è nato, da dove viene e sopratutto... si fermò di fronte ad Ethan, che andò a puntare con i cerchi attivati nell'iride.
Come ti chiami dolcezza,
 
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view post Posted on 10/9/2010, 21:04

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Ethan Taylor

Ascoltò lo scambio di battute tra le due ragazze, attento alle loro parole. E non potè far a meno di lasciarsi scappare un mezzo sorriso, ricambiando lo sguardo di Arizona con uno altrettanto complice.
Facilmente irritabile è dire poco. Fa tanto bambolina sempre alla ricerca di nuovi giocattoli con cui divertirsi
Sostenne poi sicuro lo sguardo della ragazza, quand'essa lo studiò, andando poi ad affiancare Arizona con fare tranquillo, lanciandole una breve occhiata d'intesa.
Non voglio creare problemi, iniziò, alternando lo sguardo da una ragazza all'altra, approfittandone per studiare Khina, abbassando lo sguardo sul pavimento e facendo brevi calcoli, prima di riportarlo in quello della CCP, osservando i cerchi attivarsi nell'iride tanomeno destare inutili sospetti. Quindi forse è meglio procedere con le presentazioni, mh? continuò tornando su Arizona e rivolgendole un sorriso pacato, ma tenendo sempre la guardia alta, attento alle azioni della ragazza, ma senza dar troppo a vedere il suo stato d'animo. Si voltò poi verso quest'ultima, chinando educatamente il capo in un cordiale saluto, prima di riprendere a parlare composto.
Mi chiamo Ethan Taylor e vengo da una città nei pressi di Phoenix si presentò composto e calmo, mantenendo lo sguardo in quello della ragazzina, lasciandolo brillare appena alla luce solare, in modo da far risaltare i cerchi nelle iridi, dandole modo d'ottenere da sola la risposta ad una delle sue domande.
E di professione faccio il vagabondo, ma questo si può trascurare. Vediamo come si mettono le cose e speriamo di non far incazzare la bambolina.
 
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Jeyerre
view post Posted on 10/9/2010, 23:00




Arizona Lù Noreen

Ethan Tylor, so anche il tuo cognome adesso... Accennò un breve sorriso nel vederlo muoversi con Khina con tutta quella dinsivoltura, sicuro di se ma non azzardato nelle parole e gesti.
Gli vide negli occhi brillare il suo cerchio, e si sentì in un certo senso più rassicurata del fatto che se avesse voluto, avrebbe saputo come difendersi dalla Ribelle che gli era di fronte.
Sapeva che Khina era pericolosa, eppure in quel momento credette che Ethan, se la saprebbe potuta cavare contro una come lei, forse. Tuttavia, sarebbe stata ben in allerta ai gesti della ragazza che continuava a minacciare con sguardo pericoloso il Coloro che possono che aveva davanti, con portamento fiero e per niente incline all'umiltà.
Sospirò pesantemente, studiando nei gesti di Ethan una falsa tranquillità che mascherava bene agli occhi degli altri, ma non troppo ai suoi, ne tanto meno a quelli di Khina. Era un bravo attore, così pare, e questo per un attimo, la portò ad abbassare lo sguardo sul pavimento, pervasa da quelli che probabilmente disse, sensi di colpa.
Ti sei andata a fidare di uno che fa la faccia lavata persino davanti ad un Ccp com Khina, complimenti!
Io te lo avevo detto che far entrare il primo che capita in casa, era un pessimo errore Arizona!

Dischiuse le labbra in un sospiro appena preoccupato, senza farsi notare troppo dagli altri intorno; portò una mano dietro la nuca, ascoltò il proprio respiro farsi un pò più pesante e il cuore battere un ritmo che si fece più celere nel petto.
Che razza di cretina.
Deglutì a vuoto poi, quando tornando in se, fra le mura del Ritz, andò ad alzare lo sguardo verso gli altri due, guardando il ragazzo con un certo rimorso. Non gli avrebbe fatto notare la sua preoccupazione, tanto meno si sarebbe premuta contro al fatto che fosse un discreto attore.
Dopo tutto, Lo vedi oggi Arizona, e non lo vedrai mai più. Una volta che chiederà a Fran le informazioni che vuole, andrà via da Stjarna e tu tornerai alla tua officina e alla tua Bree. Non sembra il tipo che ti entrerà in casa di notte, ha solo scroccato un riparo e la colazione.
Speriamo almeno che la storia della sorella e il suo essere Neutrale non fosse una copertura per entrare nelle mie grazie.
Oddio ti prego, no...


Png - Khina

Quando la ragazza ascoltò la presentazione di Ethan, questa alzò un sopracciglio con fare interessato. Ghignò quando lesse nei suoi occhi il cerchio che caratterizzava la sua facoltà mentale, e si portò una mano sulla bocca, trattenendo un risolo divertito, quando allontanandoglisi di qualche passo indietro, riprese a dondolarsi sulle caviglie, guardandolo negli occhi con la non celata euforia che brillava ancora chiara all'interno dello sguardo.
E che cosa sai fare, mh? domandò, molleggiando sulle gambe e muovendosi di nuovo intorno a lui, studiandogli la figura bramosa di sapere di più.
Mi piacciono quelli nuovi, commentò, mentre gli andava alle spalle, tenedo le braccia dietro la schiena e muovendosi con fare curioso. è sempre interessante sapere cosa si propone di fresco all'interno del Ritz. E visto che la gentilissima Lù ti ha portato qui, cosa mai avresti di così interessante, dal poter attirare l'attenzione di Fran su di te... e un altro risolo echeggiò basso, quando dopo l'ennessimo giro tornò quasi di fronte lui, mordendosi le labbra con malizia.
Già mi piaci. E piacerai anche a lei.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 11:51

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Ethan Taylor

Osservò la ragazza girargli intorno, mantenendo su lei uno sguardo attento, celando la minuzia con cui la studiava dietro falsa naturalezza. Notò divertimento nel suo sguardo, ma non seppe se considerarlo un aspetto positivo o meno; la cosa migliore da fare in ogni modo sarebbe stata assecondarla, almeno per ora.
Ricambiò lo sguardo malizioso con un sorriso appena stentato, prendendo un profondo respiro e lanciando un rapido sguardo ad Arizona.
Non ho idea delle idee che si sia fatta, in ogni modo preferirei non dilungarmi troppo. Fatto sta che ora come ora non ho ancora idea di cosa dirle di abbastanza interessante da catturare ulteriormente la sua attenzione; sempre che sia necessario...
Inumidì un momento le labbra, tentennando per qualche secondo sul da farsi, incerto se rivelarle o meno la propria capacità. In ogni caso non si sarebbe perso troppo nei dettagli; anzi, a costo di sembrare uno sborone più gonfiava la cosa meglio era.
Cosa so fare...
Da quel che ho capito qui o ti fai vedere o non ricavi nulla. Tanto vale adeguarsi,

Tornò quindi a guardare la ragazzina con fare più sicuro, lanciando un breve sguardo all'altra prima di sorriderle pacato ma non disattento.
Diciamo che la mia capacità sta nel copiare gli altri spiegò con naturalezza, gesticolando appena Sei telecinetica? Posso esserlo anch'io. Diciamo che è come avere tutto e nulla allo stesso tempo e terminò la frase con una nota di sarcasmo ben celata, portando le braccia lungo i fianchi e stringendo i pugni in una presa sudata. Sperò di non essersi cacciato nei guai o aver destato sospetti col suo essere schietto -solo in parte-, ma in una situazione come quella meno si era sottovalutati meglio era. E questo Ethan l'aveva capito.
Si guardò ancora intorno per qualche breve secondo, soffermandosi sugli sguardi piantati su di lui con curiosità, alle volte sfida. E si trattenne dal roteare gli occhi quando svelto li riportò su Khina, attendendo una sua reazione.
A quanto pare era vero ciò che diceva Arizona: se sei nuovo qui non passi di certo inosservato. Sembra tanto una gabbia di leoni; capisco l'ostilità e il timore verso il nuovo, ma questa è un'esagerazione.
E non si tratta nemmeno di timore, ma spavalderia e senso di superiorità.
Sarà questo il motivo per cui non apprezzo certi ambienti. La tranquillità e il quieto vivere qui non esistono. Fantastico.
 
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Jeyerre
view post Posted on 11/9/2010, 12:18




Arizona Lù Noreen

Le parole di Ethan, attiranono gli occhi di Arizona come due calamite sull'altro, osservandolo del tutto sorpresa; aveva immaginato che potesse essere forte, ma che possedesse una qualità tanto interessante,
Cavolo!
Non ci aveva pensato per niente.
Sbattè gli occhi più volte, chianando il capo di lato e cercando nel suo viso e nelle sue espressioni qualcosa che le facesse capire che magari stesse solamente, scherzando.
È sicuramente un bluff. Ma se invece fosse serio, allora si che Fran avrebbe tutti gli interessi nel volerlo incontrare. Che abilità invidiabile, farebbe impazzire chiunque qui dentro. Oddio, Khina...
Portò lgi occhi sulla ragazzina sul quale volto, si era dipinto un sorriso sornione. Non le piacque quella espressione, non le piacque per niente.
Guardò Ethan con sguardo vagamente perso, cercando di rimuginare sul come avrebbe potuto tirarlo fuori dal Ritz una volta che Fran l'avrebbe incontrato.
Se l'idea piace anche a loro, Ethan è nei guai, non lo lasceranno andare più via, altro che "Voglio cercare Beth!"
Che cavolo. Probabilmente mi sto anche preoccupando troppo, alla fine uno con la sua capacità non dovrebbe temere così tanto altri Coloro che possono di un livello anche superiore al suo, se alla fine può essere chi vuole. Ok stiamo a vedere.

E sospirò, abbassando gli occhi sul pavimento, ascoltando con disattenzione i commenti che gli altri CCP facevano alle sue spalle; erano stupiti quanto lei, alcuni messi a disagio, altri presero a indossare attegiamento di sfida.
Dobbiamo sbricarci, o qui finisce che scatta la rissa.
Khina, è abbastanza interessante allora? Non abbiamo tempo da perdere.

Png - Khina

Khina ghignò, e lo fece in modo anche abbastanza evidente. Indietreggiò di qualche passo nei confronti del ragazzo, girandosi appena a spiare Arizona con la coda dell'occhio, alla quale fece cenno di tacere portandosi un dito sulle labbra.
Dedicò un altra occhiata al ragazzo, lasciandosi fuggire una risatina che risuonò vagamente più divertita del solito alle orecchie dei presenti. Annuì a se stessa ed Ethan, mormorando fra se e se qualche frase sconnessa, prima di schioccare le labbra con soddisfazzione.
Simpatica la tua capacità, non avevo mai visto uno in grado di saper copiare gli altri. Da come ne parli sembri sicuro, devi essere forte. Sai, sono curiosa di vederti all'opera... e voltandosi di nuovo verso Arizona, lanciò un occhiata imperativa ai CCP alle sue spalle, accompagnando lo sguardo ad un cenno della mano.
Tu sparisci Lù, a lui ci penso io.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 12:40

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Ethan Taylor

Geniale.
Sospirò, abbassando il capo e scompigliando i capelli. Approfittò di quei momenti per potersi guardare intorno, studiando le espressioni degli altri CCP presenti nella sala. Con quelle poche fresi s'era fatto notare non poco, e ora decine d'occhi erano puntate su di lui, e la cosa lo stizziva non poco.
Avere tutti quegli sguardi puntati addosso non gli creava disagio, era già successo in precedenza, nella stessa città in cui era cresciuto, solo il suo obiettivo non era quello di strafare per poter entrare nelle grazie di Fran. Non gli interessava affatto.
Non sono qui per dare spettacolo, mi dispiace ragazzi. Ho faccende più urgenti a cui pensare.
Tornò quindi con gli occhi su Khina, schiudendo le labbra che morse appena, cercando una via di fuga per quella situazione scomoda. Da quello che aveva capito, la ragazza aveva tutte i buoni propositi per metterlo alla prova, e la cosa non gli piaceva, affatto. Non tanto perchè ne temesse la forza, quanto perchè non aveva intenzione di perdere tempo assecondando gli stupidi capricci di quella ragazzina.
Certo magari il suo era un capriccio dettato dalla prudenza e dal volersi assicurare che non stesse mentendo, eppure
No, questa vuole solo divertirsi. Da quello che m'ha detto Arizona, sembra tipa che sfida per piacere personale,
Le lanciò una breve occhiata complice, annuendo piano alle sue parole, prima di spostarsi ancora su Khina, prendendo un profondo respiro.
Non vorrei sembrarti maleducato nè mancarti di rispetto, iniziò con tono pacato e diplomatico, chinando appena il capo ma come ha detto Arizona abbiamo una certa fretta. Non si potrebbe rimandare? domandò quindi, studiandone lo sguardo ancora acceso, sperando di non aver creato ulteriori guai.
Spero vivamente che m'ascolti e che non mi faccia volare dall'altra perte della stanza solo per aver osato farle una richiesta, data l'irritabilità del soggetto. A meno che non sia qualcun'altro a voler intervenire; e anche in quel caso spero che a nessuno venga la brillante idea.
Oddio da quello che m'ha detto Arizona nessuno oserebbe farsi avanti se prima la bambilona non leva le tende, ma non si sa mai qua dentro...
 
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Jeyerre
view post Posted on 11/9/2010, 14:02




Arizona Lù Noreen

Ascoltò le parole di Ethan con un vago moto spaurito, temendo la reazione esagerata di Khina al discorso. La osservò girarsi lentamente verso il ragazzo, guardandolo ora con molto meno divertimento in viso, piuttosto stizza e infinita noia.
S'irrigidì quando la vide serrare un pugno in un mano, mentre gli occhi tornavano a brillare del folle istinto che la governava, prendendo lentamente il controllo dell'ambiente che le era intorno, facendo sentire nell'aria il proprio potere.
Dannazione. ebbe solo il tempo di pensare, prima di accorgersi che già intorno a loro, la polvere si era alzata con moto diverso da quando era il vento a smuoverla.
Alcuni oggetti piccoli sul pavimento avevano cominciato a tremare, subendo anch'essi l'influenza della capacità di Khina che si spazientiva.
Sapevo che sarebbe andata così, parlare con questa stronza è come giocare a scacchi con un leone: Inutile.
Controllò con cura se nei paraggi ci fossero oggetti del suo elemento che avrebbe potuto controllare nel caso c'è ne fosse stato bisogno, e studiò la ringhiera della grande scalinata che portava alle sale superiori, alcuni tavoli con i piedi in ferro, il lapamdario e varie altre. Ne aveva di giocattoli con i quali avrebbe potuto difendersi, senza dover usare necessariamente i propri.
Si morse le labbra, lanciò uno sguardo alle spalle per controllare gli altri che avevano avuto l'ordine di accompagnarla fuori, minacciandoli con i propri cerchi.
Brillavano anche i suoi ora, chiari e limpidi all'interno delle iridi azzurre.
Khina, sibilò con tono fermo e deciso, muovendo piano la vista sull'altra che ancora linciava con gli occhi Ethan.
lasciaci passare. Non siamo qui per avere problemi.
Una mossa, solo una piccola stronza.

Png - Khina

A Khina non piacquero le parole di Ethan, per niente.
Lui le aveva chiesto di non prenderla come un offesa, ma rifiutando il suo volere, il ragazzo non s'era reso conto di aver probabilmente peggiorato la sua posizione.
Khina era viziata, abituata ad avere sempre quello che voleva, anche se non era possibile che questo andasse così; amava le sfide solo quando le vinceva e sapeva che non sarebbe potuto essere in altro modo anche quella volta, se solo lui, non l'avesse affrontata con tanta presunzione.
Tu, non vuoi perdere tempo.
Accennò appena, con tono basso e greve. Lasciò che la sua capacità prendesse il sopravvento sulla sala, sollevando appena della polvere, smuovendo i lunghi tendaggi della Hall. Concentrò gli occhi minacciosi in quelli del ragazzo, leggendo la sua falsa tranquillità come un altro segno che sottolineava la sua mancanza di rispetto.
Gettò pesantemente aria dal naso, tendendo tutti i muscoli del corpo ad ogni respiro; sentì il tono glaciale di Arizona alle proprie spalle, percependo a sua volta, la capacità dell'altra crescere in contrasto con la propria.
Spiandola con la coda dell'occhio, sentì chiara la minaccia della ragazza addosso, e lo stesso fece lei, fiondandole la propria superiorità negli occhi con sfrontatezza.
Un solo respiro, e sarebbe stata pronta ad attaccarla.

Png - Rei

Khina,
Il tono diplomatico di Rei, echeggiò per tutta la Hall improvvisamente, mandando in pezzi la tensione che si era creata con solo una parola.
Scendeva dalle scale quando aveva notato quello che sembrava un perfetto preanbolo ad una rissa.
Avanzò di qualche scalino, avvinando il nucleo di Coloro che possono di appena qualche centimetro, ma guardandoli sempre dall'alto, studiandoli con espressione vagamente seccata.
La ragazza che aveva chiamato, fiondò lo sguardo -ora spento della sua minaccia- su di lui, sciogliendo i muscoli, osservando la sua figura con espressione appena confusa.
Che sta succedendo? Possibile che devo sempre trovarti in una di queste situazioni? Quando lo capirai che il Ritz non è un ring da combattimento? riprese più severo, fermandosi e poggiandosi alla ringhiera, mentre lanciava lo sguardo da un CCP all'altro, incontrando il volto conosciuto di Arizona e alzando un sopracciglio con fare perplesso, quando vide Ethan.
Lascia stare, non lo voglio sapere da te. Esordì ancora, interrompendo sul nascere le parole di Khina, che si era fatta avanti, sorpassando Ethan.
Sparisci, con te parlo dopo. Portati dietro gli altri, voglio rimanere solo con gli ospiti.
E ringhiando verso i due, Khina girò i tacchi, sorpassandoli con evidente rabbia nei passi, che echeggiarono nella sala, prima di uscire dall'ingresso del Ritz.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 14:22

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Cazzo, l'imprecazione gli lampeggiò immediata e spontanea nella mente quando, tutt'un tratto, avvertì l'atmosfera all'interno della Hall divenire tesa quato una corda di violino.
Questa tipa non è solo stronza e viziata, è quanto di più fastidioso esista sulla faccia della terra se chiedendole con la più assoluta modestia un semplice favore è questo ciò che ottieni.
Oddio, sarò anche un estraneo e nessuno per pretendere niente, ma questa tipa è fondamentalmente esagerata.

D'istinto Ethan lanciò nuovamente lo sguardo sul pavimento, fino ai piedi della ragazzina, tracciando una linea immaginaria tra se stesso e lei. E prese un profondo respiro, rialzando lento lo sguardo ora più sicuro su lei, attivando a sua volta i cerchi nelle iridi verdi.
La distanza è ancora troppa, ma posso giocare un po'. Non conosce i miei limiti, quindi non saprebbe che aspettarsi; di conseguenza spero agisca con un minimo di prudenza.
Alzò quindi gli occhi chiari su Arizona, notando anche i suoi brillare, e ghignò appena, mordendo un labbro. Non sapeva quelle che erano le capacità della ragazza, ma dal modo in cui stava affrontando la CCP sembrava molto sicura di se, e ciò lo compiacque non poco; non era affatto una sprovveduta, l'aveva inteso da subito.
Occhio per occhio, dente per dente. Se questa ragazzina ha intenzione d'attaccarmi non mi lascerò di certo cogliere di sorpresa, tantomeno resterò fermo. E date le reazioni degli altri presenti sono quasi del tutto certo che nessuno s'immischierà; dalle loro facce non sembrano essere molto propensi a mettersi contro la bambolina.
Rimanderò i miei impegni di qualche minuto, sperando che qualcuno ci faccia la grazia e la fermi al più presto.

Ma, non appena mosse un passo verso la ragazzina, pronto ad accorciare le distanze e attivare al meglio la sua capacità, avvertì una voce maschile provenire alle sue spalle. Istintivamente si voltò, osservando un ragazzo venirgli incontro dal grande scalone con passo sicuro.
Che altro adessso?
Ma stranamente l'aria nella sala tornò a rilassarsi, a, battendo le palpebre perplesso, Ethan assistette allo scambio di battute tra i due attento. Dal modo in cui le parlava, il ragazzo appena arrivato sembrava anch'esso uno dei cosìdetti piani alti, e lo studiò con minuzia, rimanendo inevitabilmente sollevato quando notò la figura di Khina lasciarsi convincere dalle sue parole, svanendo poi indispettita dall'edificio.
Questo tipo dev'essere un osso duro, e anche qualcuno con una certa autorità qua dentro. e improvvisamente un lampo gli balenò nella mente, spingendolo a cercare lo sguardo di Arizona.
Che sia Rei, il tipo di cui parlava prima?
 
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Jeyerre
view post Posted on 11/9/2010, 17:07




Arizona Lù Noreen

Grazie al cielo,
Pensò in un sospiro liberatorio Arizona, mentre rilassava i muscoli tesi, e spegneva gli occhi brillanti della sua capacità.
Accennò qualche passo verso lo scalone con più tranquillità, andando a incrociare Ethan in un occhiata con la quale quasi gli disse che il peggio era passato.
Non conosceva bene Rei, ma era risaputo che fosse uno dei pochi ad incline al dialogo piuttosto che hai fatti lì dentro; ci aveva parlato poche volte da quando era tornata a Stjarna, ma non le era mai sembrato un tipo sulla linea di Khina, o altri scorbutici che potevi incrociare facilmente in quella particolare zona.
Era pur sempre un tipo altezzoso, sicuro di se e vagamente irritabile, ma d'altronde, da uno dei pupilli di Fran, non ci si poteva aspettare che quello.
Rei, iniziò, portandosi i capelli dietro le spalle in un gesto del tutto naturale, accompagnando la voce ad respiro più leggero, nel quale il tono si schiarì molto più di come era diventato prima.
Ok, dopo aver fatto innerovsire quella stronza di Khina, manca solo che anche Rei mi mandi a quel paese. Oddio, dubito che possa capitare, ma non si sa mai fra questi lunatici. lanciò uno sguardo ad Ethan, nidicandolo poi con un gesto del braccio.
Lui è Ethan Taylor, spero che non se la prenda se lo presento io, è arrivato a Stjarna da poco. Non è qui per dar fastidio, Khina ha male inteso i nostri atteggiamenti. Come sempre, Sta cercando una persona, e si chiedeva se voi non l'avreste potuta incontrare magari. Una Coloro che possono,
e si fermò poi, mordendosi le labbra e voltandosi al ragazzo al suo fianco, invitandolo con uno sguardo a farsi avanti a sua volta.
Ok, io non so altro, ora tocca a te.

Png - Rei

Quando Khina fu andata via, Rei scosse il capo con aria seccata, portandosi sul viso una mano e coprendosi lo sguardo con essa.
Dovrebbero pagarmi per fare il Babysitter, altro che. commentò fra se e se, ascoltando distratto le prime parole che Arizona gli rivolse.
Alzò lo sguardo verso lei, guardandola sufficente; detestava quando Khina si comportava come un emerita bambina, non aveva idea di quante volte le aveva ripetuto di rispettare gli spazi comuni come il Ritz, così come le aveva detto che l'abusare della sua figura e della sua posizione, era una cosa che lo irritava non poco.
Ma dopo tutto -la giustificava talvolta Fran- era solo una ragazzina.
Scocchiò le dita fra le mani mentre Ari parlava, e spostò gli occhi con vago interesse verso Ethan, studiandolo superficialmente.
Ah ah, accennava di tanto in tanto, quando Arizona finiva una frase, giusto per farle sapere che la stesse seguendo.
Fammi capire Arizona, inziò quando lei ebbe finito, scostandosi dalla ringhiera e prendendo a scendere le scale con passo cadenzato e annoiato.
stavate per distruggere la Hall del Ritz perchè volevate cercare una persona? E che cazzo, sbuffò, portandosi una mano dietro la nuca che massaggiò distrattamente, mentre andava a fronteggiare i ragazzi nella stanza.
Quindi, Ethan, morale della favola?
 
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view post Posted on 11/9/2010, 17:31

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Le parole di Arizona confermarono dopo pochi istanti quella che era stata la sua ipotesi; osservò la ragazza sciogliersi e parlarli con più tranquillità, e ciò lo portò a pensare che il ragazzo fosse un tipo più trattabile di Khina.
Li avvicinò come suggerito da Arizona, ascoltando attento le loro frasi, rilassando i muscoli e prendendo un profondo respiro. Si passo velocemente una mano sul viso, facendola scorrere tra i capelli, mentre lo sguardo s'alternava da uno all'altra, soffermandosi più a lungo su Rei.
Lo percorse più volte, studiandone l'espressione quasi annoiata; non gli attribuì più di venticinque, ventisei anni; non sembrava di certo un veterano, anzi, probabilmente uno dei CCP più agiati lì a Stjarna. Cosa naturale, si disse, per una delle perle di Fran.
A giudicare da quello che prima m'ha detto Arizona, con lui si dovrebbe riuscire a parlare più facilmente. Chissà, magari non devo per forza arrivare a Fran per ottenere qualche straccio d'informazione.
Sperando che almeno lui non voglia attestati in cui sottoscrivi d'essere un serial killer per essere degnato d'attenzione.

Dalla breve conversazione che i due ebbero, Ethan intuì però che nemmeno Rei era un tipo da sottovalutare; pacifico all'apparenza, probabilmente, ma pericoloso se provocato. E lui -come spiegò Arizona- non ne aveva alcuna intenzione, anzi.
Fece un passo verso lui quando si sentì chiamare, prendendo un profondo respiro e chiudendo per un istante gli occhi, prima di fronteggiarlo pacato e composto.
Come ha già detto Arizona mi chiamo Ethan Taylor, vengo da una città nei pressi di Phoenix spiegò con diplomazia, fermandosi qualche istante a prendere fiato, prima di andare ad infilare una mano in una delle tasche della giacca, estraendone per l'ennesima volta la foto. La mostrò al ragazzo cercando d'essere il più naturale possibile, studiandone lo sguardo speranzoso.
Sto cercando lei riprese, indicando con un cenno degli occhi la foto raffigurante il viso giovane e sorridente della sorella Si chiama Elizabeth Taylor, ma si fa chiamare Beth; è una CCP di primo livello. Sono due anni che è scomparsa si fermò ancora, rimuginando questa volta sulle parole da usare.
Non so quanto possa essermi conveniente parlare dell'attacco e dell'Insediamento, corro il rischio di metterli in pericolo. Potrei magari volgere la cosa in un'altra maniera...
Nè io nè lei siamo due ribelli, precisò, mantenendo il tono pacato ma qualche mese prima della sua scomparsa abbiamo ricevuto alcune visite. Ora, non voglio insinuare nulla, ma vi erano persone interessate alla capacità di mia sorella, e ciò m'ha portato a pensare che magari l'avrebbero potuta portare qua in qualche vostro insediamento. E dato che in diverse città non hanno saputo darmi notizie ho pesato ci fossero più probabilità d'ottenere informazioni qui, a Stjarna.
Interruppe il discorso per lunghi istanti, prendendo un lugo respiro e lasciandosi andare ad un sospiro più stanco, nel tornare con gli occhi su Rei
Beth è capace di bloccare le capacità altrui per un determinato limite di tempo. Era per questo che deduco fosse un soggetto interessante.
 
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27 replies since 10/9/2010, 18:47   160 views
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