Thousand Sun

Leann Parker

L'ambiente affollato e colorato del bar le si parò davanti non appena varcò la soglia indicante il nome del locale. Leann si guardò intorno curiosa, riconoscendo i vari ambienti di quel posto già più volte visitato: il bancone dietro cui si muovevano rapidi baristi e camerieri -e le parve d'intravedere per un breve attimo Joanna-, gli sgabelli dinanzi a esso e i vari tavoli sparpagliati. Individuò con gli occhi uno dei soliti che occupava quando vi si fermava con amiche, nascosto contro una parete, con le solite quattro sedie ai suoi bordi.
Probabilmente sarà dietro il bancone, o alla cassa... si disse poi, non scorgendo la figura della coinquilina muoversi rapida tra i tavoli, come facevano gli altri camerieri.
Si diresse quindi con passo cadenzato verso il bancone, studiando curiosa i vari bicchieri e bottiglie posti sugli scafali, e i quadri che coloravano le pareti.
Uhm, c'è molto più movimento di quanto ricordassi qui, notò, una volta arrivata al bancone. Poggiò una mano e la borsa che aveva con se su esso, sporgendosi appena e mordendo le labbra nel tentativo di scorgere ancora la figura di Joanna chissà poi da quanto lavora qui... si chiese ancora, scrollando i capelli dal viso e incatenando soddisfatta lo sguardo sulla figura ritrovata della ragazza.
Hey, Joanna accennò a tono abbastanza alto, alzando una mano e muovendo qualche passo verso lei, cercando di farsi vedere.

Leann Parker

Ciao, ricambiò cortese, sistemandosi seduta su uno sgabello, lisciando le pieghe sulla maglia oh, un thè va benissimo, grazie rispose poi, tornando a guardarsi intorno e storcendo appena il naso alla troppa confusione.
C'è parecchia gente a quanto pare esordì poi, tornando a rivolgersi a Joanne, tamburellando le dita sul bancone verniciato Sapevo che questo fosse un bar parecchio frequentato, c'era molta confusione anche quando ci sono venuta con delle amiche, ma sembra ci sia una trasferta di tifosi per qualche importante evento sportivo stasera scherzò, lanciando un'occhiata in tutto il bar, studiando alcuni clienti, prima di tornare ancora sull'altra.
Mi chiedo come tu faccia a resistere in mezzo a questo casino, accennò ancora, portando il mento sul palmo di una mano io non ci riuscirei mai confessò poi, in un sorriso sincero e vagamente divertito.
No, decisamente. Un lavoro del genere non mi si addice per niente.

Leann Parker

Amiche, Leann rise, afferrando il bicchiere e postandolo alle labbra. Sorseggiò il liquido ambrato per qualche secondo, muovendolo circolarmente e osservando con falso divertimento il ghiaccio roteare in esso diciamo di si. Oddio, chiamarne qualcuna e chiedere di farmi un giro non mi costerebbe nulla, ma la verità è che il più delle volte finisco con l'annoiarmi spiegò tranquilla, poggiando poi il bicchiere sul bancone, incrociando le braccia su esso e guardando l'altra ragazza. Scrollò poi le spalle, alzando gli occhi al cielo con falsa espressione rassegnata Flirtare con qualche ragazzo non fa mai male, è vero, e può anche essere divertente se ti va bene, ma farlo una volta, due, tre, tutte le sere... non è esattamente il genere di divertimento che cerco continuò poi, lanciando uno sguardo a vari tavoli, tornando poi su Joanna.
E poi, iniziò rivolgendole uno sguardo complice devo ammettere che, per quanto riguarda i ragazzi, qui non siete messi male scherzò ancora, dedicandole un occhiolino.

Leann Parker

Rimuginò a lungo sulle parole della ragazza, mordendo le labbra ma sorridendole Mi sembra un'ottima idea l'assecondò poi, annuendo e portando una ciocca di capelli scivolatale sul seno dietro le spalle. Sarei davvero curiosa di conoscere le sue tattiche
Infondo, una passeggiata fa bene e distrae, ma l'idea dell'allenamento mi pare altrettanto allettante continuò ancora, abbassando lo sguardo sul proprio bicchiere e facendo scorrere un dito lungo il bordo Ci sto terminò in un sorriso, lanciando un momento lo sguardo alle spalle della compagna, attirata dal viavai di alcuni baristi.
Gli occhi tornarono poi sul bancone, incrociando nuovamente il bicchiere quasi vuoto, dentro il quale il ghiaccio andava pian piano sciogliendosi Per questo quanto ti devo? domandò, indicandolo.

Leann Parker

Non preoccuparti, la rassicurò, scuotendo una mano e sorridendole tranquilla capisco che tu abbia lavoro da svolgere, e mi aspettavo di trovare molta gente qui. Infondo è un bar piuttosto conosciuto, quindi... scrollò poi le spalle, riafferrando la borsa e mordendo un momento le labbra.
Uhm, sei sicura che non debba pagarlo? domandò leggermente perplessa, indicando nuovamente il bicchiere Non è un problema, e non vorrei che qualcuno ti rimproverasse. Un'amica fece lo stesso tempo fa e mi raccontò che il proprietario le fece una bella ramanzina disse arricciando le labbra e tornando su lei, in cerca di una risposta nel suo sguardo.

Leann Parker

Scrollò le spalle alla domanda della ragazza, guardandosi intorno con celata noia Non so... iniziò in un sospiro, grattandosi la fronte Farmi un giro da sola sarebbe alquanto triste, vista la quantità di combricole, coppie e quant'altro che c'è in giro. tornò poi a guardare Joanna, stringendosi nelle spalle e alzando appena gli occhi al cielo.
Potrei provare a chiamare qualche amica, al massimo. Giusto per non tornare subito in camera tamburellando poi le dita sul bancone, rimuginando Se poi hai da indicarmi qualche giovane interessante... e, ancora, le dedicò un occhiolino divertito, ridendo.
La verità è che la monotonia a lungo andare annoia.

Leann Parker

Non preoccuparti, le rispose in un sorriso, scivolando giù dallo sgabello. Sistemò le pieghe sui vstiti, riafferrando la borsa e sistemandola su una spalla non ti rubo altro tempo. Ci vediamo più tardi, ciao! e la salutò in un sorriso gentile, voltandole poi le spalle e facendo per uscire dal bar.
Diede un'ultima occhiata rapida ma incuriosita all'ambiente, mordendo le labbra in un mezzo sorriso.
Se avessi avuto intenzione di trovarmi anch'io un lavoro part-time per racimolare soldi, questa sarebbe stata senz'ombra di dubbio l'ultima sponda.
E sospirando, lanciò un'ultima occhiata alla compagna, salutandola con un gesto della mano, prima di superare nuovamente la soglia, uscendo dal bar.