Arizona's, Bloody_TiTTi e Jeyerre

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view post Posted on 20/9/2010, 20:23

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Scosse ancora il capo, sciogliendo la presa sulla mano e percorrendole il braccio, in una carezza leggera ma costante; la tirò quindi a se, facendole posto sul divano e lasciando che s'accomodasse al suo fianco. E in un sospiro fece poi scivolare il contatto diero la schiena, sospirando e sporgendosi appena, tirandola a se in un abbraccio; nascose gli occhi contro una spalla, chiudendoli ed inspirando profondamente, muovendo distratto una carezza lungo la schiena, provando, probabilmente, a calmarla, cercando di distrarla dai pensieri che avevano preso a tormentare anche lei.
Sei già molto più utile di quanto credi, non devi necessariamente pensare a tutto. le sussurrò a tono basso, incontrando tra le dita i lunghi capelli che ricadevano sulle spalle, scivolando sulla schiena Lo sai che ti sono grato per quello che fai, e non pretendo nulla da te; anzi, se possibile vorrei essere io a fare qualcosa per evitarti guai. Te lo devo.
Il contrasto tra la propria pelle fredda per via degli abiti e il corpo della ragazza gli donava un piacevole senso di sollievo, facendogli scorrere alcuni brividi lungo la schiena, che però ignorò, troppo assorto nei propri pensieri.
Perse lo sguardo nella parete di fronte a se, inchiodandola col bianco che la tingeva, sospirando e mordendo appena le labbra mentre distratta la mano si muoveva automaticamente sulla schiena di Arizona.
Che diamine non voglio che corra rischi in prima persona per parare il culo a me, non sarebbe affatto corretto.
Al contrario, dovrei essere io a mettere in moto il cervello e cercare una soluzione efficente per risolvere le cose al meglio senza mettere nessuno nei guai.
Il punto è che anche andandomene adesso non saprei quelle che potrebbero essere le reazioni degli altri nei suoi confronti; anche perchè, nonostante io sappia dove si trova Beth, non posso fare nulla per raggiungerla.
Di conseguenza è meglio pensare ad un modo per risolvere il più velocemente possibile questa faccenda...

E scostando appena il viso, andò a lanciarle uno sguardo enigmatico e preoccupato, poggiando poi in un piccolo sorriso il capo contro l'altro, ancora cercando di tranquillizzarla.
Cerca di rilassarti un po', so che è difficile ma ti sto praticamente facendo impazzire. Prova a spegnerlo tu per cinque minuti il cervello... le suggerì poi, scostandosi e guardandola in un sorriso, lasciando scivolare una mano lungo un braccio e sistemando alcuni ciuffi scomposti di capelli dall'abbraccio.
Fran m'ha detto che è meglio che vada, non che devo sparire dalla circolazione nel giro di due ore.
Metabolizziamo la cosa, prendiamoci un po' di tempo e cerchiamo di pensare come si deve. Che dici?


Edited by Bloody_TiTTi - 21/9/2010, 13:21
 
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Jeyerre
view post Posted on 21/9/2010, 13:56




Arizona Lù Noreen

Chiuse gli occhi quando sentì il ragazzo tirarla a se, facendole posto sul divano al quale si abbandonò, assecondando i gesti dell'altro in un sospiro. Si morse appena le labbra quando poi lui l'abbracciò, lasciando che una mano tornasse fra i capelli, mentre l'altra si poggiava su una spalla, tentata di scivolare dal scivolare dietro il collo; lo carezzò, ascoltandone le parole, avvertendo i gesti dietro la schiena con alcuni brividi.
Face scivolare le dita fra i ciuffi con cura, dedicandogli uno sguardo assorto ogni tanto, quando lo sentiva accennare qualche parola, o tacere negli attimi più lunghi.
E rilassandosi appena, sentì di riuscire a godere del calore dell'abbraccio, accennando un sorriso al su tentativo di poterla calmare.
Ok... accennò, quando ancora lui la teneva stretta all'abbraccio, ridendo poi, all'idea che questa volta fosse lei a dover spegnere il cervello che non riusciva a smettere di pensare a come tirarlo fuori.
Si, è vero che Fran non ti ha dato un limite tempo, pensò, andando distratta a curiosare nel suo sguardo, ora più vicino ma rimandare i pensieri non cambierà il fatto che te ne dovrai andare, ed io non voglio.
Avrebbe voluto anche rispondergli poi, naturale, se invece quando gli si scostò dal volto, non ebbe l'impulso di potargli una mano dietro la nuca, impedendogli di allontanare troppo il volto dall'altro;
Sai che c'è? sorrise appena, lasciando che il capo si chinasse verso una spalla.
Hai ragione.
Se deve essere l'ultima sera che sei qui Ethan, non ho nessuna voglia di passarla a preoccuparmi di quello che succederà domani, di come potrai lasciarmi qui senza che gli altri mi diano problemi, tantomeno di come ti rincocilierai con Beth.
E gli si sporse contro, andando a premersi a lui in un breve bacio sulle labbra che però non scostò trppo dalle proprie, quando interrompendolo, rimase qualche attimo in attesa, rimumginando forse sull'azione fatta.
Era stata impulsiva, lo sapeva, ma questa volta non riuscì a colpevolizzarsi del gesto e mentre gli occhi, andavano a studiare curiosi gli altri -cercando un assenso e sperando di non intravedere un rifiuto- lasciò che la mano da dietro la nuca si portasse su di una guancia, che carezzò lenta, con tocchi leggeri e appena insicuri.
 
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view post Posted on 21/9/2010, 15:38

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Ethan Taylor

Rimase un lungo istante a fissarla leggermente smarrito dal suo gesto, ricambiando appena il sorriso che cancellò subito dal volto, nell'avvertire il bacio della ragazza. S'irrigidì istintivamente, battendo perplesso le palpebre, stringendo appena la presa sul braccio dell'altra.
Conosceva i timori della ragazza, la sua paura di restare nuovamente sola e capiva il perchè avesse determinati atteggiamenti con lei, ma non credeva che si sarebbe spinta fino a quello.
Certo dopo il giochino di qualche ora fa ti sorprendi pure, ma per favore.
Rimproverò se stesso con una nota di forte sarcasmo, rilassando appena i muscoli durante il contatto e andando a studiarla con leggera perplessione quando si fu scostata. Avvertì la sua carezza sul viso, e rimase fermo lunghi istanti a studiarne il viso attento, cerando di scorgere negli occhi Di arizona le sue intenzioni.
Schiuse appena le labbra forse per accennare qualcosa, ma subito si ricredette, avvertendo il corpo rilassarsi sotto le carezze e comprendendo che, in quel momento, parlare avrebbe creato solo problemi ed imbarazzo.
Ironicamente si trovò a pensare al discorso che lei gli aveva fatto qualche ora prima su Beth, riguardo la probabilità che fosse rimasta a Stjarna per qualcuno; e si ritrovò quasi a sorridere a quel pensiero, andando poi a prendere un profondo respiro nel riavvicinare la ragazza.
Ha fatto trenta...
E giustamente sentiamoci autorizzati a fare trentuno. A messo che tu stesso sappia cosa implichi questo trentuno.
Che fai, le rubi un bacio, due, e poi? Dopo restate in silenzio a guardarvi come due scemi sapendo che tu devi andartene quanto prima? In che cazzo di casini vai a cacciarti, per la miseria! Dov'è finito il cervello?
Mica puoi portartela dietro per non deluderla, questa è casa sua, e assecondandola invece di risolvere problemi ne crei altri.
Ma t'importa, ora come ora?
Certo, perchè quando tra due minuti sarà finito il vostro fantastico momento di gloria dovrai fare i conti con ciò che dirle o fare. E sinceramente mi pare che stiate accelerando un po' troppo i tempi; e poi, ragiona, perchè lo stai facendo?
Ah ah, sta zitto.

E arricciando appena un labbro con disappunto, disturbato dai propri pensieri, chiuse gli occhi, sfiorandole col respiro le labbra e carezzandole appena il naso col proprio, prima di attirarla a se dal volto che percorse con le dita, rubandole un nuovo bacio, più sicuro del precedente. Lo spezzò per qualche istante, prendendo appena fiato e studiandole per un breve istante il viso con sguardo socchiuso, prima di chinare il capo e premere la labbra contro le altre con più vigore, lasciando scivolare la mano sul viso verso la nuca, su cui accarezzò i capelli, tenendola a se.
E scelse di non ascoltare più la propria parte razionale, agendo d'impulso, assecondando un istinto che gli diceva di gettarsi nel gioco in cui lo aveva trascinato la ragazza, accontentandola.
Al diavolo la confidenza.
 
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Jeyerre
view post Posted on 21/9/2010, 16:43




Arizona Lù Noreen

Per un momento, Arizona pensò di aver fatto un irrimediabile sbaglio. Aveva sentito i propri pensieri esplodere di contradizioni, alle volte urlandole contro accuse di stupidità ed egoismo, altre invece, le sentiva pregarla di di non pensare al resto ma di continuare a giocare in quel pericolso gioco che aveva inziato.
Una cosa fu chiara, lei, non avrebbe voluto smettere.
Complimenti, pensò, in quegl'attimi nei quali ci furono secondi di stallo e solo il fiato dettava parole l'uno all'altra. adesso come ne esci?
Certo che sei davvero egoista Arizona, ma che cazzo ti prende? Te lo dico io perchè non vuoi che lui se ne vada, te lo dico io perchè vuoi metterti in gioco fino a chiedere di nuovo favori a Rei.
Ed è solo per egoismo.
Tu non vuoi tornare ad essere sola, e dopo una presentazione, ventiquattrore di parole tu pretendi dagli eventi che lui resti qui, con te, ad assecondarti nella follia che è la tua vita.
Riflettici, per un momento.
quando avvertì le labbra dell'altro sfiorare in un altro bacio le sue, i pensieri si offuscarono una seconda volta, sfociando in un altro coro di parole che non riusciva ad ascoltare.
Rifletti sul perchè, rifletti sul cosa dovresti ottenere.
È solo un bacio alla fine, potrebbe anche non essere niente.
Ma non lo è. Non è niente se è un bacio.
Fermati, così lo confonderai e non è giusto nei suoi confronti.

Sospirò quando lui la tirò a se in un altro bacio, nel quale si lasciò andare, sentendo i pensieri perdersi in un eco distante di rimproveri, prima di riuscire solo a percepire la mano di Ethan fra i capelli. Un sorriso le nacque nell'animo, dettato dal timore del riifuto che s'alleviava, incoraggiata poi a continuare, dalla complicità dei gesti. Chinò il capo, spezzando il contatto per riprendere fiato, ma tornando subito a riprendere il bacio più sicuro, mentre lasciava che la mano scendesse dalla nuca sul collo, scivolando sulla spalla sulla quale si chiuse la presa; e si sporse a lui, facendo leva su di essa, mentre l'altra mano si poggiava la carezza sul petto.
 
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view post Posted on 21/9/2010, 17:30

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Ethan Taylor

Sospirò quando sentì la ragazza spezzare nuovamente il bacio, lasciando tremare per un istante il fiato, prima di tornare sulle sue labbra, approfondendo lentamente il bacio. Lasciò scivolare la mano dalla nuca al volto, carezzandole delicato una guancia, raccogliendole il viso tra le mani. Ne portò una sulla schiena, spingendola a se da essa e lasciandola correre poi verso i fianchi che percorse distratto, restando concentrato sulle emozioni scaturite dal bacio.
E ruppe nuovamente il contatto, restando sulle sue labbra e schiudendo appena gli occhi su di lei, lasciando scivolare nuovamente le dita in una carezza sul volto.
Che cazzo di situazione.
Non era mani stato un tipo particolarmente impulsivo, ne gli piaceva cacciarsi in situazioni troppo complicate e difficili da risolvere, e, nonostante in quei momenti la mente gli dicesse insistentemente che così facendo andava a compromettere inevitabilmente quella situazione, Ethan non riuscì a fermarsi.
Ma non sei qui per cercare legami sentimentali, cavolo. A che pro tutto ciò?
Perchè la capisco.

E, scavando, era quella l'unica verità alla quale era arrivato. Aveva compreso il gesto di Arizona sin dall'inizio e non aveva potuto far a meno d'assecondarla, rispecchiando parte dei suoi desideri in quelli della ragazza.
Entrambi avevano vissuto soli per molto tempo e il trovare qualcuno di complementare -un qualcuno su cui poter contare davvero- aveva fatto veder loro un piccolo spiraglio di luce in quelle che erano nere giornate di solitudine.
E avrebbe compreso perfettamente anche il modo in cui lei si sarebbe sentita una volta che se ne fosse andato, a lui era successa più o meno la stessa cosa con Beth.
Ma ora, dopo gli incontri avuti in quella giornata, persino sua sorella pareva secondaria, perchè il condividere emozioni e sentimenti con Arizona aveva occupato gran parte della sua mente, spingendolo ad assecondare ancora quel bacio, facendosi trasportare in esso, spingendolo a stringere un pugno tra i capelli della ragazza, tenendola ancora ben a se dalla schiena.
Ci sei arrivato?
Se avessi voluto andartene immediatamente l'avresti già fatto. La verità è che sei un po' troppo simile a lei, Ethan.
 
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Jeyerre
view post Posted on 21/9/2010, 18:12




Arizona Lù Noreen

Con trasporto, Arizona assecondava i baci del ragazzo, spezzandoli talvolta in respiri più pesanti; aveva aspettato qualche secondo quando sentì lui scostarsi dalle labbra, schiudendo a sua volta gli occhi nell'altri, studiando il verde con il proprio azzurro appena confuso dalle azioni.
Si morse le labbra poi, poggiando la fronte contro una guancia dell'altro e chiudendo gli occhi, scossa dagli echi nella testa.
Ok, basta, smettila.
Strinse il pugno sul petto, quando con ansia, avvertì il cuore battere un ritmo più forte nel petto avvertendolo come l'ordine opposto ai pensieri, prepotente.
Scostò il volto, tornando sull'altro, mettendo a tacere con difficoltà la parte razionale di se che ancora -imperterrita- cercava di farla tornare alla realtà dei fatti, anche demotivandola in alcuni casi.
Trascinare te e lui in tutto questo, non cambierà il fatto che domani o al massimo il giorno dopo domani ancora, lui, dovrà andarsene.
Per la miseria, potevi risparmiartela alla grande.

La mano poggiata sul petto, s'aprì nuovamente, percorrendolo sin sulla spalla, insinuandosi curiosa sul collo dove incontrò i capelli, seguendoli sin sul viso del quale carezzò bramosa la guancia, raccogliendolo.
Si premette maggiormente contro di lui poi, quando avvertì la presa sulla schiena stringerla al corpo dell'altro nell'abbraccio che sfruttò per scivolargli sulle gambe, sovrastrandolo.
E spezzò allora il bacio, schiudendo di nuovo gli occhi sul volto che andò a scrutare in alcuni secondi lei nei quali lasciò che le labbra sfiorassero le altre, rubando loro l'aria con il fiato pesante, mentre la mano sulla spalla abbracciava il collo, e quella sul viso gli carezzava una guancia tentantolo ai baci.
Per quanto vuoi andare avanti? Fino a che ti asseconda?
Fino a quando non ti guarderà perso e ti dirà che forse, è meglio fermarsi?
Mi fermerò quando si fermerà lui.
...Sei messa bene allora.
 
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view post Posted on 21/9/2010, 19:06

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Ethan Taylor

Si premette contro la spalliera del divano quando la ragazza gli scivolò su, osservandola per un lungo istente con sguardo perso e fiato appesantito; e lasciò scivolare le mani sulla schiena verso i fianchi, stringendoli tra le dita e attirandola a se da essi, percorrendoli e premendo con insistenza maggiore le labbra sulle altre, alternando i baci a diverse occhiate soffuse.
Oh, avanti Ethan, a che gioco state giocando?
Di tanto in tanto la fastidiosa presenza della razionalità tornava ad ingombrargli la mente, confondendogli i pensieri soffusi dalle emozioni risvegliate durante quegli istanti.
Fino a che punto vuoi spingerti? Non puoi continuare all'infinito. eppure, una parte di se, quella predominante sul resto, desiderava non cessare quei contatti, ma gustarli il più possibile. Per quanto avvertisse l'eco dei propri pensieri infastidirlo insistentemente, l'istinto continuava ad imporgli di non fermarsi. Avvertiva i tocchi della ragazza quasi bollenti sul corpo, e sospirò pesantemente allo spezzarsi di un bacio, allungando il collo verso lei e cercandola, senza però baciarla ancora, lasciando che le labbra si sfiorassero senza però aversi per lunghi istanti.
Chinò il capo, battendo il fiato sconnesso sulle labbra, deglutendo e portandole nuovamente una mano tra i capelli che lisciò tra le dita, prima di stringerli ancora, avvicinandola ancora in un bacio più profondo, nel quale strinse in un pugno la stoffa sui fianchi. Lasciò poi scivolare le labbra su una guancia, scendendo sulla mascenna e insinuandosi poi sul collo dove nascose lo sguardo nel prendere profondi respiri, mordendo le labbra e tornando lentamente sul suo viso, in un sospiro.
Fermati, prima che la situazione vi sfugga di mano.
O hai intenzione d'aspettare ancora molto prima di darci un taglio? Che ne so, magari intendi di fermarti solo dopo averci allegramente copulato?
Mmh...

E ghignò appena, quasi impercettibilmente, lanciandole un breve sguardo e studiandone il volto e l'espressione, prima di tornare a fiondarsi sulle sue labbra, assaporandole e percorrendole il busto con le mani, premendola a se con più insistenza, alle volte.
Non lo so, ma per ora non intendo fermarmi.
 
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Jeyerre
view post Posted on 21/9/2010, 19:39




Arizona Lù Noreen

Aspetta.
I pensieri apparvero propotenti nella mente, come un enorme campanello d'allarme le lampeggiasse nella testa, imettendo un rumore fastidio che lei andava a coprire con i propri respiri pesanti, fra le labbra di Ethan.
Ansimò appena quando avvertì le mani percorrerle il busto con decisione e il pugno del ragazzo stringersi fra i propri abiti; un ghigno le apparve sul volto -soddisfatta del sentire il ragazzo cedere quasi quanto lei ai gesti- e chinò il capo contro l'altro quando lui le nascose il capo contro il collo, percorso prima con le labbra.
Si morse le labbra, andando a carezzare il capo contro il collo, percorrendogli più volte la nuca con carezze leggere, mentre un pugno si gli stringeva a tratti tra i capelli.
E fu quando lui di nuovo pretendette il bacio, che -sporgendosi contro nel contatto- lo spinse allo schienale del divano, assecondando il bacio nel quale sospirò, avvertendo una certa irruenza nei gesti.
Aspetta, aspetta un momento...
Gli morse e leccò le labbra quando a tratti si era scostata dal bacio, prendendo un attimo fiato fra uno e l'altro, percorrendogli con ansia il busto in alcuni punti ancora umido e carezzandolo; lascive, le mani si spostavano frementi lungo il corpo del ragazzo, avvertendolo bollente ai tocchi che talvolta, si fermavano per alcuni secondi sulla cintura dei jeans senza però andare oltre.
Oh... ma avrebbe voluto.
Come avrebbe voluto anche trovare il coraggio -e il desiderio- di fermarsi. Perchè sapeva -ne era convinta- che qualsiasi punto al quale si fossero spinti -guidati dal desiderio- non avrebbe dato loro niente, se non altri problemi ai quali pensare.
Aspetta...Ascolta.
E quando riuscì finalmente a scostare le labbra dalle altre, prese -con discrezione- a lanciare confusa lo sguardo intorno a loro, distratta alle volte dalle attenzioni che ancora lui le rivolgeva.
Ascolta.
Si concentrò, o almeno cercò di farlo- chiuse gli occhi, e quello che le parve un rumore insolito all'ambiente le fece alzare lo sguardo al soffitto, verso le travi in ferro -probabilmente strutture portanti- sulle quali c'erano installate le lampade della stanza.
Ma che...
 
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view post Posted on 21/9/2010, 20:09

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Ethan Taylor

Sospirò pesantemente ai tocchi della ragazza -trattenendo per un lungo attimo il respiro quando avvertì le mani scorrere verso il ventre, incontrando la cinta-, chiudendo gli occhi e sporgendosi alle voltre contro il viso, cercandone le labbra e concretizzando a tratti la presa delle mani sul corpo. Le gettò il respiro tremante e bollente tra le labbra, rivolgendole un'occhiata soffusa, mentre cominciava ad avvertire il corpo fremere sempre più, attratto quasi come una calamita da quello dell'altra.
Cazzo,
Morse prepotentemente le labbra alle sue provocazioni, cercando di mantenere il controllo e la lucidità che avvertiva mancargli sempre più, deglutendo e poggiandole il capo contro una spalla. Prese profondi respiri, chinando il viso verso il collo che percorse con le labbra, assaporandolo a tratti in diversi baci, portandola a se.
Non andare oltre Ethan, fermati.
Cercherei di farlo se lei non mi rendesse più difficile la cosa...

Le lanciò poi diverse occhiate, vedendola concentrarsi sull'ambiente, battendo perplesso e quasi malcontento le palpebre, guardandosi intorno a sua volta, prima di tornare su lei, cercando di regolare il respiro e i battiti divenuti sempre più accelerati. Ne studiò l'espressione assorta, leggendovi negli occhi una leggera preoccupazione; e voltò quindi lo sguardo verso la dirazione in cui puntava quello di Arizona, senza però scostare le mani dal corpo, al contrario, accentuando maggiormente la presa sui fianchi.
Deve aver sentito qualcosa...
Che sia arrivato qualcuno a creare problemi? A quanto pare non perdono tempo qui, al contrario approfittano di ogni situazione per creare problemi e far casino.

A quel pensiero la mente ancora distratta dalla presenza della ragazza su di se tornò quasi lucida, e Ethan non potè far a meno di lanciarle diverse ochiate dietro cui si celava un leggero malcontento dettato dall'interruzione di quei contatti. E restò immobile lunghi istanti, indeciso sul da farsi e se fosse opportuno parlarle.
Cosa c'è? domandò infine con tono basso e leggermente roco, ancora vittima dei respiri appena sconnessi, osservandola attento e leggermente allarmato, muovendo quasi impercettibilmente una mano sul corpo.
Spero vivamente che non abbiano già deciso di importunare gente.
 
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Jeyerre
view post Posted on 21/9/2010, 20:51




Arizona Lù Noreen

Lanciò lo sguardo attento per l'ambiente, sentendo la mente tornare con più lucidità a prendere possesso del corpo, riacquistando il controllo di ogni facoltà con un pò di lentezza.
Ascoltò per qualche lungo attimo il silenzio momentaneo, accennando al ragazzo un gesto nel quale lo invitò a rimanere zitto, per permetterle di ascoltare il resto; udiva distintamente -solo se si concentrava all'inizio, ma con più insistenza qualche attimo dopo- un rumore piuttosto sinistro, provenire dalla struttura in ferro dell'appartamento.
Lo senti anche tu? domandò distratta, indicandogli la fonte del suono con un cenno della mano.
Le lampade, sulle travi, avevano preso ad ondeggiare in un moto circolare che ad Arizona, sembrò più insolito del rumore che le accompagnava; sentiva il metallo piegarsi il lentamente all'interno dell'intera struttura, il rumore echeggiava con più evidenza questa volta all'interno del palazzo vuoto, come se qualcosa dall'esterno, stesse comprimendo le fondamenta stesse.
Si scostò allora allarmata dal ragazzo, accennando qualche passo svelto per l'ambiente, fermandosi al centro della stanza; guardandosi attentamente intorno, si voltò su se stessa un paio di volte, avvertendo l'ansia tornare, ma diversa da quella di qualche attimo prima. Il fiato, appensatito per il battito del cuore che prendeva a battere un ritmo diverso da quello di prima, le usciva tremante dalle labbra e lo sguardo perso vagò dalle finestre alla porta, dal soffitto al soppalco in meno di qualche attimo.
Questo non dovrebbe succedere, osservò spaurita, portandosi una mano sulla fronte con espressione evidentemente preoccupata.
non dovrebbe succedere per niente. ripetè, lasciando che i cerchi le illuminassero le iridi, in un gesto riflesso e incoscio, dettato dalla paura.
È come se qualcuno stia comprimendo il palazzo dall'esterno su se stesso, lentamente...
E allargò istintivamente le braccia verso le pareti, chiudendo gli occhi in quello che sarebbe stato un tentativo di contrapporre la propria forza, a quella che esterna che stava agendo sulla struttura, ma incontrando un evidente difficoltà nel gestire l'intero palazzo dal punto nel quale era.
Quella stramaledetta puttana!
Non ci riesco,dalla posizione nella quale sono non ho un controllo ottimale dell'intera base in ferro, maledizione!
Lanciò poi uno sguardo svelto alla porta d'ingresso sulla quale si fiondò, raccogliendo prima da sopra un mobile, uno dei sacchetti che usava come ultime risorse.
Dobbiamo uscire di qui Ethan, svelto! esclamò allarmata, attirando con il proprio otere anche il secondo sacchetto di polvere di ferro, e guardando con un certo terrore la polvere che cadeva dal soffitto nel pianerottolo.
 
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view post Posted on 22/9/2010, 13:20

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Ethan Taylor

Rapido Ethan s'alzò a sua volta dal divano, muovendo qualche passo verso l'altra e guardandola allarmato. Scorse sul suo volto quella che gli parve paura e, così come aveva già fatto lei, prese a guardarsi intorno, tendendo attento l'orecchio ai rumori che gli erano stati indicati dalla ragazza.
E dopo qualche istante riuscì ad avvertirli a sua volta, battendo più volte le palpebre e corrugando appena le sopracciglia in un'espressione concentrata e preoccupata.
Che diavolo sta succedendo?
Istintivamente andò a lanciare lo sguardo oltre i vetri di una finestra, sperando di poter intravedere qualcuno all'esterno, ma, non riuscendoci, tornò su Arizona, osservando quasi speranzoso il suo tentativo di bloccare quanto stava accadendo.
E sgranò appena gli occhi quando comprese quanto stava accadendo, mordendo le labbra e lanciando un rapido sguardo all'appartamento, cercando di farsi venire un'idea.
Ma che idea? Come speri di impedire il crollo di un palazzo?
Eppure, così all'improvviso... ci dev'essere qualcosa dietro. O meglio, qualcuno.

E ringhiando appena strinse i denti, muovendosi rapido verso il termosifone su cui erano poggiati i propri abiti, indossando con fretta la maglia e le scarpe abbandonate vicino l'ingresso, infilando la giacca nello zaino da cui estrasse con un gesto automatico la pistola.
Non ti servirà a niente se è lei che sta facendo tutto questo.
Non sarà da sola, e poi potrebbe in ogni modo essere un ottimo diversivo. Mai dire mai; non devo per forza usarla per colpire fisicamente.

E allarmato lanciò quindi uno sguardo ad Arizona, vedendola corregli incontro per raggiungere l'ingresso, aprendo la porta e scivolando sul pianerottolo, aspettando qualche attimo di essere raggiunto dall'altra. E ne studiò per un lungo istante il volto, prima di alzare gli occhi al soffitto, notando la struttura reggere sempre meno e una leggera polvere cadere verso il basso.
Maledizione, imprecò mentalmente, prendendo a scendere le scale mentre reggeva lo zaino su una spalla,. lanciando di tanto in tanto occhiate all'altra.
Se ci dovesero attaccare...
Ascolta, iniziò quindi con tono fermo, senza fermarsi nel caso dovessero attaccarci avrò bisogno del tuo aiuto per facilitarmi le cose, quindi forse è meglio se non ci perdiamo di vista, ok? spiegò quindi, accompagnando la richiesta con un'occhiata complice.
 
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Jeyerre
view post Posted on 22/9/2010, 20:22




Arizona Lù Noreen

Quando uscì dall'appartamento, fu pervasa dall'idea che quella poteva essere l'ultima volta che lo vedeva; si fermò un attimo sulla soglia, guardando l'interno dell'ambiente spaurita ma tornando in se con un rapido sospiro, prima di vlotarsi verso Ethan, che le parlò.
Si, ok gli rispose distratta, correndo svelta per le scale che imboccò senza pensarci troppo, scendnedo con fretta gli scalini che avertiv oni tanto tremare, sotto i pssi più pesanti di entrambi.
Vorrà che gli rimanga vicino così che possa usufruire dei suoi cerchi quanto prima e più volte possibile. Pensò, mente si fermava ogni tanto per assicurarsi che lui la seguisse dietro i passi più veloci, e accertandosi che le scale ai ipani più bassi non potessero cedere da un mmento all'altro.
Si, sicuramente. Ed è inutile che mi chieda chi possa essere a fare ciò, questo già è scontato.
Devo però cercare di evitare lo scontro comunque, sopratutto con quela stronza di Khina; non immaginavo fosse forte a tal punto da riuscire a mettere in stallo l'intera struttura in metallo di un palazzo, è più forte dell'ultima volta che l'ho vista in azione, quella puttana!
Devo parlarne con Ethan.

E alla sesta rampa di scale che percorsero, Arizona si voltò verso l'altro, senza però fermare la propria corsa fuori dal palazzo.
Ethan, ascolta, iniziò, saltando gli ultimi gradini di un altra scalinata.
ci sono solo due cose che farebbero muovere questo palazzo in questo modo, la prima è un terremoto, la seconda è Khina.
Ora, non ho idea del perchè abbia deciso di venire a darmi fastidio, probabilmente per ripicca, ma la cosa più importante è studiare una strategia d'attacco nei suoi confronti se vogliamo avere speranze di combatterla.
Non ho idea di quanti siano la fuori, probabilente più di quattro, in alternativa almnoe, studiamo bene lei. Khina è veloce, maledettamente veloce con i pensieri; di solito predilige oggetti leggeri dal taglio facile, in odo che possa fotterti con più velocità e facilità possibile nel minor tempo, ma considerando che sta cercando di farci crollare il palazzo addosso, suppongo che non si deve fare troppi problemi con oggetti più pesanti di lei anche dieci, venti volte di più.
L'unico modo che hai per fotterla, è il combattimento ravvicinato, ma la sua forza sta nel fatto hce devi pria riuscire ad avvicinarla per poterla colpir il che, è un enorme difficoltà nelle nostre condizioni.
La mia capacità ti permetterà di controllare telecineticamente solo oggetti di metallo quindi scegli bene e guararti intorno con più cura possibile prima di decidere l'attacco. Un altra cosa,

Scesero finalmente nel'ingresso del palazzo e Arizona si fermò quand avvertì la pressione sulla struttura sparipre improvvisamente. Il rumore e tremori delle pareti si arresstarono e ad Ari parve di udire solo rumori di assestamento attraverso le mura.
...Si è fermata accennò con il fiatone, guardandosi intorno spaesata, non comprendendo a pieno cosa stesse succedendo-
Cos'era., un modo per potarci fuori di casa? Suonare no eh?
Fu il portone principale spalancato che l'allarmò.
Per anni, quel passaggio era stato occupato da macerie e altri impedimenti, ed ora invece, Ethan e Arizona lo trovavano aperto, libero. Accennò ualche passo veso di esso insicura, portando poi violentemente una mano sugli occhi quando quello che le sembrò un faro, le fu puntato contro improvvisamente, illuminando tutta la hall.
Ma che cazzo...
 
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view post Posted on 22/9/2010, 20:42

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Scendendo rapido le scale, Ethan ascoltò attentamente le parole che Arizona gli rivolse, annuendo e ringhinado con ira, quando confermò la sua tesi riguardo Khina.
L'avevo pensato, l'assecondò, scendendo alle volte i gradini a due a due, cercando di tenere sotto controllo con gli occhi i soffitti e da come me l'hai descritta direi che tutto ciò potrebbe benissimo essere solo un capriccio.
E come ha detto, bisogna pensare ad una strategia efficace, e in fretta.
Datti da fare Ethan usa il cervello, come puoi fottere una telecinetica?
Velocità, è quello che mi serve. E se solo uno dei suoi amichetti è capace di spostarsi rapidamente possiamo avere un punto a nostro vantaggio.
Come ha già detto Arizona Khina nel corpo a corpo sarebbe più debole, quindi è probabile che, in caso conosca qualcuno in grado di teletrasportarsi tipo, possa portarselo a presso per casi estremi.
Ma se è stata furba potrebbe aver pensato alla mia capacità e pertanto evitare di portarsi dietro elementi che possano risultarmi utili. Anche se dubito che abbia bisogno di qualcuno che le pari il culo, possedendo una forza del genere.
Oddio, alla fine non si sa mai.
Potrebbe capitarle di trovarsi Flash davanti un giorno o l'altro... Tanto vale informarsi se ne ha uno in squadra.

Che tu sappia Khina ha per caso qualcuno al seguito che è capace di muoversi rapidamente? Un qualcuno che possa sai aiutarla in caso di estremo bisogno, che abbia una qualità tipo teletrasporto o simili che si porti sempre dietro... domandò quindi alla ragazza, serando in una risposta positiva, cercando però già di pensare alle alternative in caso di fiasco.
So che potrebbe sembrarti assurdo voler copiare con i miei limiti un qualcuno che sappia muoversi rapidamente, ma se anche avesse addoso una cintura tu potresti fermarlo, no? E di conseguen... ma si fermò a sua volta, avvertendo il tremore della struttura cessare improvviso. E portò lo sguardo intorno a se, raggiungendo la figura della ragazza davanti all'ingresso che scoprì con stupore sgombro, gettando lo zaino in un angolo per avere maggior libertà di movimento.
In ogni caso spero vivamente di non dover combattere con quella tizia. L'idea non mi va a genio.
E proprio mentre lanciava lo sguardo sull'ambiente, cercando come suggeritogli oggetti che sarebbero potuti esserl loro utili, avvertì Arizona sobbalzare appena, e subito l'affiancò, portandole una mano sulla spalla e tirandola indietro, socchiudendo gli occhi dinanzi a quella che gli parve la luce di un faro.
Ma che diavolo combinano.
 
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Jeyerre
view post Posted on 22/9/2010, 21:07




Arizona Lù Noreen

Aveva ascoltato distratta le parole del ragazzo, perchè tutto quello intorno le rubava la'ttenzione più di lui, in quel momento.
La luce, accecante, l'aveva fatta indietreggiare instivamente,ma un passo in più lo fece guidata dalla presa sulla spalla del ragazzo, che avverti come un invito al stare più attenti di prima.
Ma certo, pensò rapidamente, assecondando il consiglio del ragazzo deve essere un modo per distrarci, con questo trucchetto Khina potrebbe lanciarci contro qualsiasi cosa senza che noi c'è ne potremmo accorgere.
Come ho fatto a non pensarci? Povera stupida.

Non sono sicura del fatto che abbia potuto portarsi qualcuno dietro che possa darle solo un danno. Sa bene come difendere i propri punti deboli, se ha portato rinforzi, saranno per la maggior parte Coloro che possono che non interferiscono con la sua capacità in nessun modo. Perchè credi che mi detesti?
L'ultima volta che l'ho affrontata ero più forte di lei nel controllo degli ottetti in metalo, difatti riuscivo a respingergli anche se con difficoltà; era questo quello che cercavo di dirti prima. Dubito che usaerà oggetti in metallo per affrontarci, ma era una cosa che pensavo sarebbe stata utile dirti, anche se, dal momento che è stata capace di contrastarim nell'appartamento, devo dedurre che abbia risanato quella sua debolezza alla grande.
Tuttavia,
Prese fiato un momento, coprendo la vista dalla luce che aveva di fronte he le disturbava gli occhi in modo insistenza, stonandola appena.
Ho una mezza idea di quello che probabilmente voglia fare, iniziò, lanciando uno sguardo al ragazzo accanto che guardò in cerca di complicità e attenzione tuttavia, ho ancora bisogna di una stregia vincente. Il fatto che da fuori loro possan vederci mi irrita, ed è per questo che dobbiamo sfruttare i coni d'ombra dei battenti dell'ingresso, per coprirci da eventuali colpi. Al mio tre, io mi getto a sinistra e mi nascondo dietro il muro portante, tu a destra. Non sarà meno di un metro purtroppo, osservò, studiando l'entrata del palazzo con discrezione, accennando già qualche passo verso il battente dietro il quale si sarebbe dovuta nascondere.
Quindi se devi fare qualcosa, falla adesso. concluse coincisa, schiarendo i cerchi nelle iridi il più possibile, in modo che lui potesse scorgerli con facilità all'interno degli occhi.
Non m'entusiasma l'idea che debba usare la sua capacità in quest circostanza, senza che possa prima alneare la mente all'utilizzo dei miei cerchi in modo almeno discreto. Però, come si dice, meglio di niente, cazzo.
Saremo coem due telecinetici a metà, contro uno che ne vale 5 interi. Per la miseria, devo pensare ad una maniera per evitare lo scontro nel modo migiore possibile.


Edited by Bloody_TiTTi - 22/9/2010, 22:26
 
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view post Posted on 23/9/2010, 14:03

The Pervert Pikachu

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Ethan Taylor

Aveva riflettuto sul piano della ragazza per qualche secondo, alternando lo sguardo da lei all'ambiente circostante, cercando di individuare le figure dei propri avversari. Quella di Arizona poteva essere una buona idea al momento, approssimativa ma per lo meno efficace in un primo istante; per lo meno avrebbero potuto orientarsi meglio.
Orientarci, ma non studiarne le mosse; e finchè continueranno a puntarci quell'affare contro sarebbe solo tempo sprecato.
Copiarle adesso la capacità potrebbe essere perfettamente inutile se non so come orientarmi. Bisogna far in modo di vedere che diavolo stanno combinando...

Si voltò quindi ad osservare la ragazza, mordendo le labbra un lungo istante e facendo rapidi cacoli, studiando l'ambiente con lo sguardo.
Non so quanto potrebbe essermi utile adesso, potrebbero puntarci quel coso addosso quanto vogliono, ma, effettivamente è meglio di niente.
Sfruttare i coni d'ombra mi sembra una buona idea, e per quanto riguarda una strategia non preoccuparti, sono nato per pensare in fretta
la rassicurò quindi, lanciando un ulteriore sguardo all'esterno, adattando appena gli occhi e scorgendo vaghe linee. Mosse un passo indietro, portando una mano sulla fronte a farsi ombra e ringhiando appena, stizzito dalla situazione di svantaggio in cui si trovavano.
Non ho idea del perchè siano qui, in ogni modo spero vivamente che non si debba giungere necessariamente allo scontro, o per lo meno non ho intenzione di fare in modo che la facciano del male. e lo sguardo tornò in quello di Arizona, notando i cerchi splendere nelle iridi, decidendosi quindi ad assecondare il suo consiglio.
Attivò quindi anche i propri, muovendole un passo contro e prendendo un profondo respiro, prima di leggere nello sguardo dell'altra la capacità di cui era in possesso, copiandola nel proprio dopo pochi istanti.
E questa è fatta.
Continuò a guardarla con fare preoccupato per alcuni secondi, stringendo un pugno e sospirando con rabbia, mentre la mente già s'attivava alla ricerca di un escamotage per fuggire a quella situazione.
Sta attenta, le disse poi, con impulsività ma sincera preoccupazione, allontanandosi da lei di quanlche passo e prendendo a guardarsi intorno nell'ingresso, alla ricerca di oggetti loro utili.
Bene, vediamo un po' come possiamo orientarci...
Ma, proprio quando lo sguardo incrociò la porta di servizio, in cerca d'aiuto, si tinse di perplessità, e Ethan corrugò le sopracciglia, schiudendo le labbra con una nota di disappunto.
Ha detto d'essere uscita a piedi, e da ieri sera non ha utilizzato la sua moto... Dove diavolo...
Si guardò quindi intorno più rapidamente, cercando il mezzo con lo sguardo ma, non individuandolo, tornò a rivolgersi alla ragazza con tono più alto e leggermente allarmato.
Arizona, la moto è scomparsa... l'avvisò, collegando solo in quel momento i vari tasselli del puzzle, fiondando nuovamente lo sguardo verso la luce che insistente li colpiva Ma certo...
Che diavolo vorrà combinare quella tizia adesso? Prendere in ostaggio un mezzo di trasporto?
Anche se credo che ad Arizona non farebbe affatto piacere saperlo.
 
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125 replies since 10/9/2010, 00:18   503 views
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