 | Jeyerre |
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Un rapido -ma dettagliato- sunto degli ultimi trent'anni della terra. Anno 2030.
Un’evoluzione naturale del Dna umano, ha diviso in due la specie degli uomini, costringendo la razza a far parte di due diverse fazioni:
Esseri umani e Coloro che possono (CPP).
Del cervello umano, un individuo medio usa in genere solo il 7% di esso; cosa ne si faccia del resto, sembra essere tutt’ora un mistero. Come una macchina della quale conosciamo tutti i pezzi, ma non sappiamo come essi funzionano fra di loro, ci limitiamo ad osservarlo, studiarlo, senza mai capirlo del tutto, chiedendoci come invece loro, i CCP, abbiano imparato a sfruttarlo nella sua integrità.
I cerchi sulle iridi dei Coloro che possono indicano la loro superiorità rispetto al genere umano, li caratterizza e distingue fra di loro, creando diversi rami dell’evoluzione stessa. Hanno imparato ad usare la mente in modo che essa interagisca con le realtà, riuscendo a mutarla sotto il loro volere; e imparando a sfruttare quelle che erano le loro caratteristiche, l’evoluzione li ha portati a desiderare il potere.
Dapprima portati a nascondere le loro qualità per timore di essere respinti dalla massa, i Coloro che possono, sotto la guida della prima ribelle, Francisca Viloroya, hanno portato avanti una rivolta con lo scopo di dimostrare il loro valore agli umani e ai CCP stessi, con la convinzione di non dover più celare le loro capacità dietro false ombre, proprio perché segno dell'evoluzione umana. E sono gli umani stessi il bersaglio della loro rivolta, coloro che vogliono ripagare con la loro stessa moneta, costringendoli a nascondersi così come hanno dovuto far loro.
Ed è proprio a causa dei numerosi attacchi dei ribelli che molte delle vecchie città degli USA sono state portate all’abbandono più totale, divenendo quasi discariche a cielo aperto, prive di vita, fatta eccezione per i CCP ribelli che vi si sono insediati.
Come Stjarna, l'ex Boston, diventata uno dei centri con la maggiore concentrazione di Ribelli. Coperti dalla costante presenza di Fran -che ha fatto del Ritz hotel, la sua dimora-, la città ribelle si assicura un esistenza priva di intromissioni dal genere umano.
Ma la razza umana non si è estinta, ma ha bensì trovato rifugio nelle Colonie, ovvero metropoli fondate dai Coloro che possono contrari alla rivolta. Utopia, Alba e Arcadia sono diventate il luogo in cui gli umani hanno trovato rifugio dalla guerra, venendo protetti dagli stessi CCP.
Aventi come mente centrale un computer, questi luoghi sono diventati l’unico rifugio per gli umani, unica ancora di salvezza per poter continuare una vita tranquilla.
Ma è di un CCP stesso, Jamie Cooper, l’idea di creare questi insediamenti al fine di garantire la sopravvivenza dell’uomo. Perché, nonostante le Colonie siano prevalentemente abitate da umani, sono i Coloro che possono dell’Alleanza a poterne vantare le basi. Non tutti, infatti, hanno scelto di schierarsi dalla parte dei ribelli, utilizzando le loro capacità con lo scopo di sottomettere gli uomini, ma c’è chi ha deciso di aiutarli a sopravvivere, garantendone la sicurezza proprio nelle Colonie.
CCP e umani si sono però alleati per contrastare la rivolta al di fuori di esse, creando un ente militare chiamato Èlite che contrasta i ribelli.
Delle tre colonie Utopia è la più anziana e la sede della prigione nella quale sono tenuti i rivoltosi, tra i quali una delle menti più temute, Gerald. Nata in principio come progetto esclusivamente umano, la Colonia è stata poi adottata dai CCP dell'alleanza, al fine di completarla e renderla ideale alla convivenza delle due razze.
Alba è invece la più giovane e si estende sul mare, come una grande e nuova Venezia. Distribuita su livelli che finiscono per includere quelli subacquei, Alba è longinea, dalle costruzioni chiare e le vie in vetro.
Arcadia invece, è la più grande e importante delle tre.
Questa Colonia è la più popolata ed estesa, sviluppata in tre diversi livelli a loro volta divisi in settori. Qui la vita scorre tranquilla sia per esseri umani che per Coloro che possono, che convivono pacificamente, contribuendo all’esistenza della Colonia stessa, svolgendo vari servizi utili per la comunità.
La metropoli, come le altre, è gestita da un computer, Vicky, che gestisce e monitora vari aspetti all’interno di uffici, banche, centri commerciali, scuole o abitazioni stesse, fornendo l’assistenza necessaria agli abitanti.
E, mentre all’interno di questi tre insediamenti la vita per l’uomo scorre tranquilla, chi è all’esterno deve convivere ogni giorno con gli attacchi dei ribelli, che puntano a distruggere le Colonie, proprio perché estrema sede della popolazione umana, alimentando la lotta tra CCP ribelli e membri dell’Alleanza.
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